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Cronaca

Ater, Assessore Lanzarin: "Nessun timore per il diritto alla casa"

“L’invito che hanno ricevuto dalle rispettive aziende territoriali a presentare il modulo Isee relativo alla proprie condizioni reddituali e patrimoniali, rappresenta sondaggio preliminare"

TREVISO “Gli inquilini Ater non devono preoccuparsi: l’invito che hanno ricevuto dalle rispettive aziende territoriali a presentare il modulo Isee relativo alla proprie condizioni reddituali e patrimoniali, rappresenta un sondaggio preliminare. E’ una ricognizione utile alla Giunta regionale che entro il prossimo 3 marzo deve scrivere il regolamento che determinerà i criteri di calcolo dell’Isee-Erp, le modalità di acquisizione dell’attestazione, nonché la definizione dei canoni e l’aggiornamento del valore di controllo”.

Così l’assessore all’edilizia residenziale pubblica della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, risponde alle preoccupazioni mosse da inquilini e Caf in merito alla richiesta di presentare la dichiarazione ISEE entro il prossimo 15 dicembre. “La nuova legge sull’assegnazione degli alloggi pubblici è entrata in vigore il 4 novembre e, nella fase di avvio – ricorda l’assessore – prevede una serie di adempimenti che andranno a definire nel dettaglio un modo diverso di assegnare e gestire il patrimonio immobiliare delle Ater. Proprio per questo, la legge ha previsto, come atto iniziale, di completare entro 45 giorni la ricognizione sulla situazione economica degli assegnatari, acquisendo le dichiarazioni Isee degli inquilini”.

“Proprio perché siamo in una fase di primo avvio e di costruzione condivisa delle nuove regole – sottolinea l’assessore - non ci sarà nessun ultimatum o penalità. Ogni legge ha bisogno di un periodo di rodaggio per essere ben applicata e ad è mia intenzione procedere alla definizione degli atti applicativi confrontandomi con le parti sociali e gli Enti locali. Faccio presente, inoltre, che il 25 % degli inquilini Ater ha già presentato il modello Isee nel corso dell’anno. Ora le aziende territoriali stanno invitando anche chi non ne è in possesso a fornire la propria dichiarazione, in modo da rendere più completo e attendibile il quadro generale di riferimento, al fine di stabilire in modo coerente e congruo i canoni e i criteri di assegnazione degli alloggi”.

“Stiamo cambiando le regole di assegnazione e gestione di circa 37 mila alloggi – conclude l’assessore – e lo vogliamo fare nel pieno rispetto delle persone e delle famiglie che si avvalgono o necessitano di una casa pubblica, tenendo fede al cronoprogramma stabilito dal Consiglio regionale. So bene che le novità possono creare paure ed apprensione. Ma abbiamo solo allineato l’edilizia pubblica a tutti gli altri servizi sociali, per  i quali l’accesso è sempre normato dai requisiti ISEE. La ricognizione avviata dai sette commissari e dai Comuni proprietari degli alloggi pubblici è, quindi, solo la necessaria fotografia dell’esistente, il primo atto indispensabile per scrivere regolamenti ben fatti e applicabili”.

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