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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Crescita esponenziale dei tirocini in Veneto: in 3 anni ne sono stati avviati centomila

Invece di contratti a tempo determinato, le aziende venete preferiscono sempre più la formula del tirocinio per iniziare i giovani al mondo del lavoro. Questi i dati dalla Regione

TREVISO Negli ultimi anni il tirocinio si è diffuso sempre più come misura di politica attiva per l’inserimento lavorativo di soggetti disoccupati e inoccupati, nonché come importante esperienza di lavoro per studenti e giovani in uscita dai percorsi di istruzione e formazione.

È quanto emerge dal report di approfondimento di Veneto Lavoro sul numero di tirocini attivati in regione tra il 2013 e il 2015 e sulle caratteristiche dei lavoratori e delle aziende coinvolte. Si tratta complessivamente di circa 100 mila tirocini, di cui 38 mila attivati nel solo 2015 (+42% rispetto al 2013), tra quelli di inserimento o reinserimento lavorativo rivolti a persone in cerca di lavoro (il 66% del totale), tirocini estivi per studenti e tirocini formativi e di orientamento. Quasi uno su due è stato attivato dai Servizi pubblici per l’impiego ed è in costante crescita il numero di quelli strettamente connessi a specifiche misure di politica per il lavoro messe in campo dalla Regione del Veneto. Si è passati dai circa 2.400 del 2014 agli oltre 7 mila del 2015, il 90% dei quali nell’ambito del Programma Garanzia Giovani.

I tirocini, generalmente di durata di 6 mesi e con orario full time, riguardano soprattutto le qualifiche di impiegato, le professioni qualificate nei servizi e quelle tecniche, e incidono maggiormente per figure quali docenti e ricercatori, ingegneri e architetti, chimici, fisici e matematici. Le attivazioni si concentrano nelle province centrali del Veneto: Padova (22%), Treviso (21%) e Vicenza (19%). I tirocinanti, 81 mila nell’arco dei tre anni, 35 mila nel solo 2015, sono in prevalenza giovani italiani tra i 20 e i 25 anni, con livelli di istruzione medio-elevati (due su tre sono diplomati o laureati). In oltre 20 mila casi (il 58% del totale) si tratta di persone disoccupate o inoccupate, mentre i giovani usciti di recente da percorsi di istruzione o formazione rappresentano il 13% e gli studenti il 5%.

Oltre alle attivazioni e alla platea di destinatari, risulta in crescita anche il numero di aziende che fanno ricorso al tirocinio: nel 2015 sono state oltre 19 mila, l’11% in più rispetto al 2014 e il 31% in più rispetto al 2013. In media, ognuna ha attivato poco meno di due tirocini, mentre circa un migliaio di aziende (il 5%) ha attivato oltre 4 tirocini e concentrato il 31% dei tirocini totali. Il terziario risulta il settore tipico di impiego, con oltre 24 mila tirocini attivati da parte di 12.500 imprese, concentrate nel commercio e turismo e nelle attività professionali. Tra i settori industriali emergono il metalmeccanico e il made in Italy.

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