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Cronaca Cimadolmo

Avvio trionfale per la rassegna di CocoFungo 41 al Ristorante Le Calandrine di Cimadolmo

La cucina dello chef Luigi Barbiero ha confermato il suo già noto talento affrontando il tema di “I Sapori del Piave” al ristorante di Ilaria Antonioli, Remo Splicigo e Gianni Contessotto

CIMADOLMO La pioggia non ferma CocoFungo41. La rassegna gastronomica d’autunno ha preso il via, martedì 19 settembre, al ristorante Le Calandrine (con gustoso “bis” mercoledì 20 settembre) dove l’ingresso nel Gruppo CocoFungo del ristorante di Cimadolmo si sarebbe dovuto festeggiare con un suggestivo aperitivo al tramonto nel grande parco tra le grave del Piave. E se le condizioni metereologiche hanno invece reso impraticabile il prato e modificato la scaletta della serata, il ristorante di Ilaria Antonioli, Remo Splicigo e Gianni Contessotto non ha fatto comunque mancare le suggestioni del parco all’interno del ristorante, allestito per l’occasione con un grande numero di alberi, arbusti, lanterne e rami decorati.

Ma le sorprese più grandi, come la filosofia di CocoFungo impone, sono arrivate dalla cucina dello chef Luigi Barbiero, che ha confermato il suo già noto talento affrontando il tema di CocoFungo 41: “I Sapori del Piave”. Dopo il ricco aperitivo a buffet con una decina di diverse declinazioni del tema “funghi”, gli oltre 150 ospiti hanno potuto apprezzare, per cominciare, gli armoniosi contrasti della sua Composta mari e monti (mazzancola, scampi, pescespada, canocchia, porcino e panna acida), il piatto espressamente dedicato a CocoFungo (la cui ricetta è già nel sito ufficiale della manifestazione, cocofungoradicchio.it). A seguire, il raffinato Carpaccio di tonno rosso con orecchiette di Giuda, gialletti, pepe rosa, porro e salsa agrodolce e poi la zuppa che gli chef di CocoFungo hanno scelto come “tema nel tema” da svolgere in ciascuna serata, che Barbiero ha realizzato con una delicata Crema di patate rosse di Moriago, anguilla affumicata e finferli: una bella sintesi di Sapori del Piave particolarmente apprezzata dal pubblico, per dimostrare - così come negli intenti degli chef CocoFungo, che anche un piatto semplice come una zuppa può diventare una preparazione gourmet.

E poi il creativo Raviolo aperto con tartare di branzino, shitake e vellutata di mezzano latteria Soligo, quindi il composito (e coreografico) filetto di rombo con gambero rosso, fagioli di Lamon e spugnole, in un crescendo di complessità mai fini a se stesse. Per chiudere, poi, con la raffinata semplicità del semifreddo allo yogurt Latteria Soligo e frutti di bosco, in un’autentica tavolozza di colori, consistenze e inattese quanto intriganti acidità. Raffinata e ben calibrata anche la scelta dei vini (che, nel dettaglio, sono stati Lugana 2016 di Patrizia Cadore, Soave classico Montecarbonare 2015 di Suavia, Blanc de Blancs Extra Brut 2010 di Derbusco Cives e Centesimino rubacuori di Morini) professionalmente serviti dagli impeccabili Sommelier Fisar.

Applausi a scena aperta per molte delle proposte della serata, che - va ricordato - oltre a costituire, come sempre accade con CocoFungo, un elegante momento di festosa convivialità, è anche un importante test pubblico (felicemente riuscito anche alle Calandrine) della creatività e progettualità di cucina che da 41 anni CocoFungo promuove all’interno del Gruppo, divenendo anche punto di riferimento nella Marca e non solo. A concludere la serata, come sempre abilmente condotta da Claudio De Stefani, la Grappa Fuoriclasse Leon riserva 7 anni di Castagner, e l’annuncio che il prossimo appuntamento, alle Marcandole di Salgareda, sarà necessariamente proposto in due serate (non più solo l’annunciato mercoledì 27 ma anche venerdì 29), grazie ad un overbooking che, oramai, nelle serate CocoFungo non sorprende. Segno di una vitalità che 41 anni di storia non sminuiscono, anzi.

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