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Cronaca

Camera di Commercio e AziendAperta incontrano lavoro e formazione

Soft skills, autodefinizione, consapevolezza dell’economia del territorio, esplorazione del mercato: ecco come orientarsi nel mercato del lavoro a Treviso

TREVISO Tecnici delle vendite e del marketing, ingegneri, progettisti, tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione: sono queste le professioni più ricercate in provincia di Treviso. Le lauree a indirizzo economico e ingegneria industriale, i titoli di studio più richiesti dalle imprese trevigiane, accanto alle qualifiche di formazione o diploma professionale con indirizzo meccanico, della ristorazione, del legno e dell’agroalimentare. La domanda arriva dal settore manifatturiero (43,9%) e in particolare dal mondo delle industrie metalmeccaniche ed elettroniche (21%) alimentari (18%) e delle industrie metallurgiche (17%). Ma titolo di studio e competenze tecniche non bastano nella «nuova complessità» dei mercati: a fare la differenza sono sempre di più le soft skills, ovvero le competenze trasversali: al primo posto, il teamworking, la capacità di lavorare in gruppo.

E’ quanto emerge dall'analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere con Anpal, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, elaborata dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno, circa la previsione del mercato del lavoro novembre 2017 – gennaio 2018, e presentata lunedì 11 dicembre a Villa Onigo a Trevignano nell’ambito di AziendAperta, il progetto di orientamento lavorativo che mette in contatto diretto i giovani under 35 con il tessuto produttivo locale. Relatore Federico Callegari, Responsabile Settore Studi e Alternanza Scuola Lavoro della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e Coordinatore scientifico dell'Osservatorio Economico.

Come si possono orientare i giovani negli scenari contemporanei, cambiati con la crisi, tra mercati ipersegmentati e consumi non lineari? Le professioni infatti stanno conoscendo processi di ibridazione sempre più interessanti, la filiera si contamina, le radici culturali del territorio si confrontano con nuovi modi di produrre e di vendere. È la dimensione dell’industria 4.0 che impatta profondamente nelle competenze e genera nuove professionalità: sapersi innestare nel modello business adottato dalle imprese, tra vocazione personale e consapevolezza delle opportunità generate dall’economia del territorio, rappresenta la nuova sfida per chi affronta oggi il mercato del lavoro, ovvero l’integrazione delle competenze.

Sensoristica e diagnostica preventiva, internet delle cose, realtà aumentata, manifattura additiva 3D e 4D, la tecnologia e la trasformazione digitale oggi sono a supporto anche dell’agricoltura sostenibile, della casa, anche per l’anziano, del recupero dell’edilizia e della valorizzazione del patrimonio culturale. In questi settori la domanda del lavoro non guarda solo alle capacità tecniche ma tiene conto anche delle soft skills.

Se al primo posto troviamo il teamworking, che per le imprese significa poter disporre di risorse che sanno coordinarsi per obiettivi e all’interno di una visione multidisciplinare dei problemi, sono richieste dalle imprese anche la flessibilità e l’adattamento, ovvero le competenze necessarie per affrontare la variabilità imposta dai mercati. Non scontata la capacità di comunicare, cioè di sapere esprimersi in modo efficace. Essere autonomi nel lavoro, assegnato un certo obiettivo, è la quarta competenza trasversale richiesta; infine la capacità di risolvere problemi che rinvia anche a quelle discipline, in particolare quelle umanistiche, che formano il modo di pensare, spesso ritenute estranee rispetto al processo di costruzione della professionalità di un ragazzo. 

L’approfondimento sul tema del mercato del lavoro segna una nuova tappa nel programma di AziendAperta che quest'anno, accanto alle visite guidate nelle sedi delle imprese, si arricchisce di incontri pubblici e di gruppo, per offrire ai giovani destinatari strumenti per “autodefinire” il proprio futuro, all'interno delle traiettorie dell'economia e della società, tra vocazione personale e consapevolezza dei trend sul territorio.  L'iniziativa si inserisce inoltre in un percorso di collaborazione avviato con la Camera di Commercio di Treviso-Belluno che la vedrà coinvolta come prezioso partner nei nuovi contesti di confronto e rielaborazione tra Amministrazioni comunali, scuole e imprese, previsti nei prossimi mesi.

Giunto alla terza edizione, il progetto AziendAperta è promosso dall’IPA Montello-Piave-Sile e dall’Area Montebellunese e coinvolge i comuni di Caerano di San Marco, Cornuda, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Istrana, Maser, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Pederobba, Trevignano, Volpago del Montello, in collaborazione con le associazioni di categoria (Cia, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Legacoop, Unindustria Treviso), i Servizi per l'Impiego della provincia di Treviso, l'associazione PiGreco T e le scuole superiori, con la regia della Cooperativa La Esse. Si rivolge ai giovani under 35, studenti, universitari, disoccupati ed occupati, con l’attiva partecipazione di 40 imprese dell’Area Montebellunse che hanno aderito. 

I partecipanti al progetto possono iscriversi alle visite guidate online nel sito www.aziendaperta.it dove si trova la descrizione delle aziende che aderiscono e dove è possibile consultare il calendario aggiornato degli appuntamenti in programma fino a gennaio e iscriversi scegliendo le visite in base ai propri interessi.

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