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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Carbonera

Azienda sarda "in odore" di mafia lavora al depuratore di Carbonera

Si tratta della "Entei" Spa, con sede legale ad Assemini (Cagliari), ritenuta costituita in larga misura dagli stessi soci appartenenti ad un'azienda napoletana dello stesso settore, la "Ibi idroimpianti"

Sta operando in un cantiere per l'ampliamento del depuratore di Carbonera ma è interdetta da un provvedimento antimafia emesso dalla prefettura di Cagliari. A rendere nota la situazione è l'Osservatorio Ambiente e Legalità di Venezia, venuto a conoscenza del problema grazie ad un consigliere comunale di Trevignano (Treviso) appartenente ad un circolo di zona dell'associazione. L'azienda interessata è "Entei" Spa, con sede legale ad Assemini (Cagliari), ritenuta costituita in larga misura dagli stessi soci appartenenti ad un'azienda napoletana dello stesso settore, la "Ibi idroimpianti" Spa, già sciolta per infiltrazioni camorristiche.

 

Entei, nel maggio dello scorso anno, aveva vinto una gara d'appalto proposta dalla Società Alto Trevigiano servizi per il potenziamento dell'impianto di depurazione di Carbonera offrendo un importo di 856 mila euro, con un ribasso, cioé, del 14,9% sulla base d'asta. Cantiere che ad oggi, secondo quanto riferito dalla Prefettura di Treviso, cui è stata rivolta una richiesta di informazioni, risulta ancora aperto (benché inattivo da alcuni mesi), in attesa di un verdetto del Tar di Cagliari cui Entei, nel frattempo, ha presentato ricorso. Secondo quanto riferito dagli esponenti dell'Osservatorio, la stessa Entei sarebbe stata interdetta, a causa della stessa misura prefettizia cagliaritana, da due altri appalti vinti in Sicilia.
(ANSA)

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