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Cronaca

Le cialde del caffè impennano, investitori a mani vuote: indagato Benetton

Alcuni investitori francesi hanno presentato denuncia in Procura a Treviso per truffa. Ma i fatti potrebbero non essersi svolti nella Marca

TREVISO — Alessandro Benetton indagato per truffa. Ma i suoi legali presentano una memoria difensiva per dimostrare la totale estraneità dei fatti nella vicenda. Tutto nasce da una denuncia depositata in Procura a Treviso da alcuni investitori francesi. Ma secondo gli avvocati di Benetton, non ci sarebbe nulla da temere, in quanto non avrebbe direttamente conosciuto le persone che lo hanno denunciato.

Al centro dell’indagine, come riportano i quotidiani locali, c’è un investimento da parte dei francesi nella Ecc di Jean Paul Gaillard per un centinaio di milioni di euro tra gli anni 2008 e 2010. Questa avrebbe brevettato alcune capsule di caffè che sarebbero state vendute a prezzi inferiori in un primo momento, ma poi sarebbero impennati. Cialde biodegradabili, che però sarebbero risultate compatibili con la Nespresso. Da precisare che una quota delle azioni della Ecc appartiene alla 21Centrale Partners, di cui Benetton sarebbe presidente.

Secondo gli investitori la Ecc avrebbe venduto le capsule prima a 6,5 franchi svizzeri, poi a 37 e infine a 437 con una maxi “commessa”. Ma, a quanto sostengono gli investitori, di questi soldi non ci sarebbe traccia nella Ecc. per questo hanno presentato una denuncia per truffa. I legali di Benetton, comunque, difendono il loro assistito, sostenendo che risulta totalmente estraneo ai fatti.

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