rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Reati in calo nella Marca, la droga la vera piaga del territorio

Nel primo quadrimestre del 2013 i reati sono diminuiti rispetto al 2012. Il vero problema, segnala il questore di Treviso Cacciapaglia, sono gli stupefacenti

Ci siamo lasciati da poco alle spalle il primo quadrimestre dell'anno e la questura fa un primo bilancio dell'andamento del 2013 nella Marca.

Il questore Tommaso Cacciapaglia ha anticipato la celebrazione del 161mo anniversario della fondazione della polizia di Stato, prevista sabato 18 maggio, snocciolando i numeri dell'attività degli agenti trevigiani.

Da gennaio ad aprile i reati in provincia di Treviso sono scesi del 9% rispetto allo stesso periodo del 2012, del 21% se si guarda ai soli reati predatori.

Tuttavia una grave piaga colpisce la Marca, quello della droga. "E' fenomeno criminale di maggior rilievo - ha osservato Cacciapaglia - Nell'ultimo anno sono stati sequestrati 23 chilogrammi di stupefacenti", che hanno portato a 92 arresti e 121 denunce.

Nel complesso le chiamate arrivate al 113 sono state 72.594, le persone controllate 33.723, 65 gli arresti, 310 i denunciati. La polizia ha chiuso una decina di laboratori cinesi su 17 controllati.

Tra i fenomeni in forte calo, invece, quello della prostituzione, sebbene Cacciapaglia abbia osservato che serve "una legislazione moderna che possa governare il fenomeno e non portarlo due isolati più in la".

In questi giorni di acceso dibattito sul tema dell'immigrazione, dopo i fatti di Milano, si apprende poi che nella Marca gli stranieri sono 118.712, 10.930 dei quali solo a Treviso, ovvero un decimo della popolazione. Nel 2012 la questura ha rilasciato 36.037 permessi di soggiorno rilasciati, mentre 213 sono state le espulsioni.

Cacciapaglia ha sottolineato che "andrebbe riadeguato l'intero sistema di sicurezza per renderlo più moderno e attuale. Sarebbe necessario - ha spiegato - riconoscere responsabilità, poteri e competenze chiaramente individuate". C'è inoltre "il bisogno del consolidamento di norme che offrano da una parte equa distribuzione delle garanzie, giuste garanzie e strumenti per la reclusione e la riabilitazione dei criminali, ma dall'altra anche leggi che garantiscano la vittima del reato".

Per offrire un sistema di sicurezza migliore, ha concluso il questore, "si dovrebbe pensare seriamente al passaggio di competenze amministrative dalla polizia ad altri enti, come nel caso di passaporti e permessi soggiorno".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Reati in calo nella Marca, la droga la vera piaga del territorio

TrevisoToday è in caricamento