Boati in Cadore, Protezione Civile: "nessuna origine sismica"
Conclusa la campagna di misura. L'assessore regionale Gianpaolo Bottacin: "Continueremo a vigilare per garantire la sicurezza dei cittadini"
TREVISO Constatata la prolungata assenza di attività relativamente ai boati che erano stati percepiti nella zona del lago di Centro Cadore a inizio aprile, la Protezione Civile del Veneto - che si era immediatamente attivata per valutare scientificamente il fenomeno in collaborazione con il Centro di Ricerche Sismologiche dell’Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) - avendo ritenuto esaurito il fenomeno, ieri mattina ha provveduto a rimuovere la strumentazione, concludendo la campagna di misura.
“I dati fin qui raccolti verranno comunque archiviati per eventuali future esigenze - spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin - e in caso di necessità saremo comunque pronti per ulteriori interventi. In ogni caso rimarrà attiva la pagina web https://www.crs.inogs.it/rumblo per la raccolta di segnalazioni su eventuali nuovi fenomeni sismo/acustici. Confermiamo quindi gli esiti negativi rilevati fin dalle prime ore – conclude - sulla possibile origine sismica dei boati. La nostra Direzione Protezione Civile e anche il Centro, grazie alla convenzione in essere con la Regione Veneto, restano peraltro a disposizione dei cittadini e dei sindaci per garantire la massima sicurezza della popolazione”.