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Cronaca

Buco da mezzo milione nelle casse di 15 condomini: Artuso a processo con la moglie

Gli ex titolari della società "Amministrazioni Restera srl" sono accusati di appropriazione indebita aggravata dall'abuso di prestazione d'opera: tra le parti offese anche l'Ater

TREVISO Al via il processo madre che vede imputati Roberto Artuso e la moglie Cristina Caodaglio per un buco da oltre mezzo milione di euro nelle casse di una quindicina di condomini tra Treviso, Preganziol e Ponzano Veneto. Gli ex titolari della società “Amministrazioni Restera srl” sono accusati di appropriazione indebita aggravata dall'abuso di prestazione d'opera. Difesi dall'avvocato Rossella Martin, i due imputati hanno intenzione di ricorrere al rito abbreviato, e dunque usufruire dello sconto di un terzo della pena in caso di condanna, subordinato alla produzione di una serie di documenti che attesterebbero il loro stato di indigenza.

Nello specifico l'ammanco contestato a Roberto Artuso e Cristina Caodaglio è di 514.979,06 euro: 83 mila euro per il condominio “Michelangelo” di via Don Milani, in cui parte offesa è l'Ater così come per gli 8.530 del condominio “Ex Lattes” di via Carlo Alberto, 3.949 per il supercondominio “Ghirada”, 28.600 per il condominio “Montello” di Ponzano Veneto, 19.394 per il “Ginestra” di strada del Nascimben, 27.216 per il “Sant'Urbano” di Preganziol, 7.000 per il “Stangade” di via Stangade, 44.639 per il “Sant'Antonino 213”, 42.605 per il “Loggia del Sile” di via Ospedale, 8.000 per i blocchi G1, F2, F3 ed F4 del condominio “Delle rose”, 27.876 per il “Solare” di via Bramante. A questi si aggiunge l'ammanco più oneroso, quello da 108.800 euro del condominio “Campovecchio” di via Polacco, e quelli di una serie di condomini in via Ronchese per un totale di 105.364 euro di buco.  

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