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Cronaca Castelfranco Veneto

"Oltre due milioni per museo e auditorium ma il cantiere è fermo"

Azzolin interroga la sua maggioranza: "Il rischio è che il completamento dell’Opera del Duomo per la candidatura di Castelfranco a Capitale della Cultura si riduca ad uno spot"

CASTELFRANCO VENETO Il 7 giugno del 2008 era stata posata la prima pietra dell’Opera del Duomo intitolato a San Pio X, alla presenza dell’on. Luciano Dussin e dell’allora sindaco Maria Gomierato. “Da quel cantiere, in cui sono stati investiti oltre 2 milioni di euro- sottolinea la consigliera comunale Lega Nord Grazia Azzolin- avrebbe dovuto nasce un importante luogo d’aggregazione con un museo destinato a rendere fruibile i tesori artistici del Duomo e un auditorium ipogeo da 400 posti a ridosso del terrapieno delle mura medievali”. Ma da ormai 7 anni, con la crisi di Cassamarca, principale finanziatrice dell’opera, il cantiere è in stato d’abbandono. Così Azzolin, dalle fila della maggioranza, ha presentato un’interrogazione urgente alla sua Giunta, e in particolare all’assessore alla cultura Franco Pivotti.

“Alla luce dell’avvio dell’iter per la candidatura di Castelfranco a capitale della cultura italiana 2022- scrive Azzolin- considerato che nella relazione condivisa dall’Amministrazione, tra gli aspetti rimessi sul tavolo c’è l'iniziativa di completamento del museo dell'Opera del Duomo e in particolare dell'auditorium, chiedo come l’Amministrazione intende portate avanti il progetto, in sinergia con la Parrocchia di San Liberale e Santa Maria Assunta, che ne è proprietaria”. L’opera era stata avviata su impulso dell’allora abate mirato del Duomo, monsignor Lino Cusinato.

“Visto il sovrautilizzo del Teatro Accademico, vista la carenza di spazi per i giovani, carenza che ha ormai un carattere d’emergenza- sottolinea Azzolin- vista l’importanza del settore musicale a Castelfranco Veneto, patria di musicisti di fama internazionale ( Mario Brunello, Alberto Mesirca e il giovanissimo Giovanni Andrea Zanon), nonchè sede dell’eccellente Conservatorio Steffani, ma anche vista l’appartenenza di Castelfranco all’ “Isola dei Musei”- continua la consigliera- l’Opera del Duomo è una grande opportunità per la città di Castelfranco”. Il cantiere abbandonato è inserito in un sito di pregio: “Il corner dell’Umanesimo”, nelle parole di Azzolin. “Un luogo che comprende il Museo Casa Giorgione, il Duomo che custodisce nella cappella Costanzo la Pala di Giorgione, la cinquecentesca biblioteca, la Chiesetta del Cristo del 1200 , la casa dell’Abaco e la splendida Canonica”. Il principale ostacolo per dare nuovo impulso ai lavori è la mancanza di fondi: “Ma ad oggi- precisa Azzolin-l’Amministrazione, nonostante l’Opera del Duomo sia stata inserita tra i temi da affrontare in vista della candidatura della città a Capitale della Cultura, non ha ancora interpellato la Parrocchia per avviare una progettualità condivisa, a partire dall’avvio di un iter per il reperimento dei fondi, per cui non è stato fatto negli ultimi anni alcuno sforzo. Così, il rischio è che il completamento dell’Opera del Duomo per la candidatura di Castelfranco a Capitale della Cultura si riduca ad uno spot”.

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