TREVISO Un viaggio speciale nel cuore del quartiere trevigiano di Monigo alla scoperta dei “capitelli verdi” o “alberi sacri”,  testimoni delle profonde radici della tradizione cristiana nella storia di questa parte integrante della città di Treviso. A raccontarli è lo scrittore e giornalista trevigiano Antonio Chiades nel suo ultimo libro dal titolo “Andare per Sacri sentieri”, editrice Solitarietà. Protagonisti i sacri sentieri che punteggiano i crocevia e i bordi degli ultimi campi di Monigo, puntellati delle immagini dei santi. Oltre alla devozione dei trevigiani questi piccoli “segnavia” che spuntano nei crocicchi e lungo i sentieri di Monigo hanno assolto in passato un importante compito: marcare attraverso i santi il tempo dell’anno, orientandolo al significato della vita e dei lavori da svolgere.  San Martino a chiusura dell’anno agricolo, Sant’Antonio abate nel tempo cupo dell’inverno come protettore dell’arduo passaggio, San Giovanni Battista sulla soglia dell’estate con la benedizione del primo raccolto, San Sebastiano a cui si chiede di portare la prima viola e Sant’Agnese che viene invocata affinché cacci l’inverno oltre le siepi, San Benedetto con la prima rondine segno infallibile dell’arrivo della primavera. Ci sono poi i santi “ausiliatori” che si prendono cura di tutte le necessità umane: Sant’Anna invocata dalle mamme in attesa e da quelle che desideravano un figlio, San Biagio contro i mali dell’inverno, San Rocco contro le epidemie della peste, San Cristoforo contro le alluvioni e San Floriano contro gli incendi. E il lungo elenco non finisce qui.  L’incontro ha ricevuto il patrocinio del Comune di Treviso.