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Cronaca Santa Bona / Strada di Santa Bona Nuova

Caos nel carcere di Santa Bona: rivolta nelle celle, tre minorenni finiscono all'ospedale

Prima hanno messo in scena una piccola rivoluzione presso l'Istituto Penitenziario Minorile e poi, dopo aver persino ingoiato alcune lamette, sono stati ricoverati in ospedale

TREVISO Solo qualche giorno fa ad Airola (Benevento) alcuni ragazzi incarcerati avevano messo a "ferro e fuoco" l'istituto penitenziaro locale in una rivolta camorristica a tutti gli effetti e con la motivazione del mancato arrivo delle sigarette richieste. Hanno così ferito tre agenti e distrutto un'intera sezione della struttura. E forse proprio per emulare questi scapestrati che venerdì mattina tre giovani, ospiti del carcere minorile di Santa Bona a Treviso, hanno causato un lungo parapiglia tra le celle poi finito con un ricovero all'ospedale.

I tre, un mestrino, un palermitano ed un tunisino già conosciuti per episodi simili in passato, hanno infatti iniziato a protestare di buon mattino contro la polizia penitenziaria, sbraitando e urlando per diverso tempo fino a quando, non essendo soddisfatti del comportamento degli agenti in servizio, hanno deciso di autolesionarsi ingoiando anche alcune lamette e costringendo così il personale a chiamare i soccorsi per far ricoverare in urgenza tutto il trio. Non si sa bene quale fosse il motivo che abbia spinto i ragazzi ad inscenare la protesta, ma anche una volta arrivati al Ca' Foncello hanno continuato ad urlare e dimenarsi nonostante fossero stati inseriti in una stanza adibita ai carcerati in attesa di cure mediche.

"Sono stati momenti di grande tensione e pericolo - ha spiegato in una nota stampa Donato Capece, segretario generale del Sappe, sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria - gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari. Nonostante la folle protesta dei tre detenuti, i poliziotti hanno contenuto al meglio le proteste. Sono stati quindi bravi i colleghi penitenziari in servizio nel carcere minorile di Treviso a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza, anche se le gravi violenze proseguite in ospedale aiuta a far comprendere la complessità della situazione in cuo dobbiamo ogni giorno operare".

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