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Cronaca

Casa di Carla: un sogno divenuto realtà

Il 27 giugno scorso la cooperativa sociale ALI (Associazione Lavoro Insieme) ha inaugurato a Valdobbiadene (TV) il gruppo appartamento Casa di Carla: una struttura destinata a sei persone disabili, giovani, tutte dotate di un buon livello di autonomia.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Il 27 giugno scorso la cooperativa sociale ALI (Associazione Lavoro Insieme) ha inaugurato a Valdobbiadene (Treviso) il nuovo gruppo appartamento Casa di Carla: una struttura dove sono accolte sei persone disabili, giovani, tutte con un buon grado di autonomia.

"Si tratta di un sogno accarezzato da oltre 30 anni, - ha spiegato il presidente di ALI, Evi Sartor - finalmente, grazie alla solidarietà e alla generosità di tante persone ed associazioni del territorio, è divenuto realtà. Abbiamo dedicato il progetto a Carla Vettorazzo, volontaria e fondatrice di ALI, un esempio di grande donna, un'amica che ci ha sostenuto fin da principio".

Il progetto Casa di Carla prende forma nel 2008, quando ALI acquista tramite asta pubblica una villetta in centro a Valdobbiadene, la cosiddetta "casa dell'ex direttore amministrativo", che negli anni successivi viene completamente ristrutturata dalla cooperativa tramite capitale proprio, investendo all'incirca 500mila euro.

L'iniziativa nasce per dare una valida risposta ad una domanda impegnativa delle famiglie con figli disabili, che si chiedono: "Come assicurare loro un futuro, quando noi non ci saremo più? Un quesito sul quale stiamo lavorando da 32 anni, ossia dal settembre 1983, quando la nostra associazione, poi divenuta cooperativa, fu fondata per favorire l'inserimento socio-lavorativo delle persone disabili".

La villetta è così strutturata: al piano terra si trovano gli appartamenti che accolgono le sei persone residenti, che qui possono vivere la loro quotidianità in modo quasi autonomo, supportate da una persona qualificata che funge da facilitatore, stimolando il gruppo a trovare da sé la soluzione ai problemi e alle difficoltà che emergono. All'esterno, un ampio giardino; nel seminterrato lo spaccio ALI bijoux con annesso laboratorio, che impegna, a turno, un piccolo gruppo di utenti nell'attività lavorativa quotidiana.

Intervenendo all'inaugurazione, il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, ha ricordato come intorno al progetto Casa di Carla si sia attivata una straordinaria gara di solidarietà, che ha permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati in un tempo abbastanza limitato.

"Radici profonde non gelano mai. Potrebbe essere questo il motto che racchiude i cardini su cui è fondata ALI - continua il presidente Sartor - e che si traduce nel pensiero che Carla scrisse in occasione del 25° anniversario di ALI: "Credere fortemente in certi valori, continuare con tenacia nonostante le difficoltà, aprendo il cuore verso gli altri". Un motto che promuove l'autonomia delle persone con disabilità attraverso il lavoro e che nel marzo 2015 ha visto il primo gruppo di persone iniziare questo percorso di vita. Per il momento la struttura funge da 'palestra di autonomia', considerando l'uso graduale solo nei week-end, ma sta già dando i primi frutti: le persone 'fioriscono', crescono, diventano più sicure, credono maggiormente in se stesse e nelle proprie capacità. Grazie a Casa di Carla, questi giovani e le loro famiglie possono guardare al domani con maggiore serenità: stanno costruendo oggi le basi per la loro vita futura. Un grazie sentito a tutti le persone che ci hanno aiutato con donazioni e contributi e tante ore di volontariato a trasformare questo sogno in realtà".

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