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Cronaca Asolo

Asolo, una serata per sostenere la riapertura della casa-museo Francesco Malipiero

Il prossimo appuntamento vuole accendere il riflettore sulla figura del compositore veneziano che, come molti altri intellettuali e artisti scelse Asolo come suo buen retiro

ASOLO L’associazione fondata a fine 2017 si pone in continuità con gli intenti dell’omonimo gruppo costituito nel 1750 da dieci patrizi asolani, ovvero promuovere la cultura del territorio e il territorio attraverso la cultura, attualizzando i messaggi e le iniziative. Il prossimo appuntamento vuole accendere il riflettore sulla figura del compositore veneziano che, come molti altri intellettuali e artisti scelse Asolo come suo buen retiro: intitolato “Malipiero rivive per Asolo”, si svolgerà al Teatro Eleonora Duse domenica 25 febbraio alle 17.00 e indagherà il pensiero compositivo, la presenza ad Asolo, il contributo alla musica e al territorio dell’artista veneziano.

Sarà Gian Francesco Malipiero il protagonista del prossimo appuntamento organizzato dalla neonata Academia dei Rinnovati, associazione che si ispira a quella omonima creata ad Asolo, Treviso, nel 1750 da dieci patrizi asolani per promuovere la cultura del territorio: domenica 25 febbraio alle 17.00 al Teatro Eleonora Duse di Asolo attraverso l’incontro “Malipiero rivive per Asolo”, patrocinato dalla Fondazione Centro Musicale Malipiero di Venezia, si indagherà il pensiero compositivo, la presenza nel borgo, il contributo alla musica e al territorio dell’artista veneziano. L’intento sarà molto concreto: riaccendere l’attenzione su una figura un po’ dimenticata eppure fondamentale nella storia culturale di Asolo e portare in primo piano la necessità di riqualificare e riaprire la casa museo del compositore.

Gian Francesco Malipiero (Venezia, 1882 – Treviso, 1973), fu uno tra i più illustri abitanti del borgo collinare, tanto amato da poeti ed artisti e divenuto, a partire dal Quattrocento con la regina Caterina Cornaro, un fervente cenacolo culturale. Celebre compositore ma anche eccellente critico musicale, si distinse per un linguaggio musicale caratterizzato da un'estrema libertà formale e fu un autentico pioniere delle nuove tendenze e delle avanguardie copositive del XX secolo. Del suo tempo, seppe cogliere e assimilare le sollecitazioni filologiche, estetiche, musicali e filosofiche, fruendone tuttavia cum grano salis e in modo antidogmatico, eccentrico, contraddittorio. Ebbe infatti contatti con i massimi compositori del Novecento, come Igor Stravinsky, Ernest Bloch, Charles Ives, Luigi Dallapiccola (che lo riconobbe come maggior genio musicale dopo la morte di Giuseppe Verdi), Hindemith, Sessions, Luciano Berio e, pur senza dar vita a una vera e propria scuola, ha lasciato un segno profondissimo e inconfondibile nella cultura musicale italiana. 

Malipiero si ritirò per la prima volta ad Asolo nel 1924 e poi qui visse stabilmente dal 1952 alla sua morte, in seguito alla quale, come da sua volontà, fu sepolto nella grotta retrostante la casa lungo il Foresto Vecchio all’altezza della Chiesa di San Gottardo. La sua dimora, Casa Malipiero, appartiene oggi alla Fondazione Centro Musicale Malipiero: “Sarebbe importante – sottolinea Giancarlo Zizola, presidente dell’Academia dei Rinnovati, che conta già 85 soci - riaprire la casa asolana del grande compositore e legare a questo luogo un progetto di conoscenza del suo genio e della sua opera artistica. Proprio come avviene per la Casa natale di Giuseppe Verdi a Busseto o quella di Giacomo Puccini a Lucca. Noi come associazione abbiamo condiviso l’idea con il Comune di Asolo, che ha una propria rappresentanza nell’Assemblea dei soci della Fondazione e la stessa Fondazione ha patrocinato la serata del 25 febbraio: questo ci sembra già un primo incoraggiante risultato, vogliamo infatti riuscire ad affermarci come un interlocutore per diversi ambiti della cultura con l’obiettivo di valorizzare Asolo e riportarlo ad essere un cenacolo vivo e vivace”.

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