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Cronaca Montebelluna

Cieco non trova assistenza in stazione, Zaia: "Episodio di inciviltà"

LA vicenda del presidente dell'Unione Ciechi che sarebbe stato costretto a chiamare la madre perchè nessuno lo avrebbe aiutato

MONTEBELLUNA — “Un servizio pubblico non deve permettersi di abbandonare a sé stesso un disabile. Sono manifestazioni d’inciviltà inconcepibili”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime la sua “indignazione” per la disavventura “ferroviaria” denunciata dal Presidente dell’Unione Ciechi di Treviso che sarebbe partito in treno da Feltre diretto a Treviso, e giunto a Montebelluna avrebbe trovato soppressa la coincidenza per Treviso. Sentito un avviso che rimandava ad una corsa sostitutiva in bus, ma non trovando nessuno che lo assistesse per raggiungere il mezzo, sarebbe stato costretto a chiamare la madre che lo andasse a prendere.

“Un episodio come questo – incalza Zaia – richiede un vero e proprio esame di coscienza da parte dei responsabili del servizio. E’ inaccettabile che, a fronte di queste scelte discutibili, nessuno pensi al mondo della disabilità, rendendo disponibili annunci chiari e ripetuti, percorsi dedicati ai non vedenti e ai non deambulanti, e assistenza diretta da parte del personale. Si dicono e vogliono essere europei? Bene – conclude Zaia – comincino da queste elementari attenzioni che non richiedono chissà quali investimenti, ma sensibilità ai bisogni della persona. In attesa che lo facciano i responsabili sono io a chiedere scusa per loro conto al signor Vettoretti”.

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