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Cronaca Conegliano

I vigili gli sequestrano le fioriere, lui va a denunciarli alla polizia: barista condannato

La vicenda risale al 2016 e vide come protagonista il titolare del bar "Porta Monticano" di Conegliano che venne denunciato per simulazione di reato: l'operazione della polizia locale era dovuta al mancato pagamento delle tasse comunali

«Hanno rubato le fioriere esposte fuori dal mio bar»: ha raccontato alla polizia di Conegliano quando ha sporto denuncia contro ignoti. Le indagini, partite subito dopo,  sono durate neppure un giorno e i responsabili sono stati subito individuati: gli autori del "colpo" all'esterno del bar "Porta Monticano" di Conegliano erano...  i vigili urbani. Ma, inutile dirlo, non si era trattato di un furto quanto piuttosto di un regolarissimo sequestro, effettuato per mancanza di pagamento del tributo per l'occupazione di suolo pubblico e della relativa sanzione. E così a processo ci è finito proprio il titolare del noto locale, che stamattina è stato condannato a 1 anno e sei mesi di reclusione per simulazione di reato.

La vicenda risale al 2016. Una storia da ridere se non si fosse conclusa in maniera serissima davanti al giudice del Tribunale di Treviso e per giunta con una sentenza di primo grado di colpevolezza. Tutto ruota intorno all'esposizione, davanti al bar, di alcune fioriere tra i tavoli e di un palo antisfondamento. Ad una verifica amministrativa risulta però che il titolare del "Porta Monticano" non ha pagato il tributo comunale per l'occupazione di suolo pubblico. E così scattano i controlli della polizia locale che, constatata l'infrazione e dopo che l'uomo non aveva pagato la relativa multa, procedono al sequestro di tutto.

Il giorno il titolare del locale, che è un 50enne residente a Codogné, si presenta allora spontaneamente al comando della polizia locale di Conegliano per chiarire la faccenda e soprattutto per farsi ridare fioriere e palo antisfondamento. Ma gli viene spiegato che per riottenere le sue cose deve prima pagare la multa che gli era stata inflitta. Allora il barista decide di battere una strada diversa e si  reca a fare denuncia per furto "contro ignoti" alla polizia, spiegando di essere stato poco prima a parlare con i vigili. Quando la polizia locale riceve la telefonata di verifica da parte del Commissariato serve un battito di ciglia per capire quello che è successo. Morale: le fioriere e tutto il resto rimangono sotto sequestro ma nei confronti dell'uomo è scattata una denuncia per simulazione di reato. Con il processo che si  chiude con una vera e propria stangata per il 50enne, che ha alle spalle dei precedenti penali per altri reati. Il difensore, l'avvocato Marco Furlan del Forto di Treviso, ha annunciato ricorso in appello.

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