CONEGLIANO Il Pubblico Ministero di Treviso, dott.ssa Mara De Donà, titolare del procedimento penale per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere a carico di Mihail Savciuc - il 19enne moldavo assassino reo confesso della connazionale Irina Bacal e del figlio che la ventenne di Conegliano, incinta in sei mesi, portava in grembo -, ha ritenuto necessario procedere a una serie di accertamenti tecnici e di laboratorio per accertare la natura e i profili genetici dei reperti sequestrati dalla Polizia Scientifica di Padova sulla Renault Clio dell'omicida, usata nella fasi in cui è stato commesso il delitto, lo scorso 19 marzo a Formeniga di Vittorio Veneto: si tratta, in particolare, di tracce ematiche e di formazioni pilifere.

A tal fine, il magistrato ha deciso di incaricare un'esperta del calibro del medico legale dott.ssa Luciana Caenazzo, docente presso il dipartimento di Medicina Molecolare dell'Università degli Studi di Padova, già occupatasi di casi di cronaca che hanno avuto un'eco nazionale come l'omicidio di Isabella Noventa. Il conferimento dell'incarico avverrà martedì 2 maggio, alle ore 9, negli uffici della Procura di Treviso.

“Si tratta di un'ulteriore dimostrazione dell'accuratezza, della serietà e dell'attenzione verso questa delicata indagine da parte della Procura di Treviso, che vuole essere sicura e inattaccabile su tutte le prove che utilizzerà a carico del Savciuc” commenta l'Avvocato Andrea Piccoli, del Foro di Treviso, il legale della famiglia della vittima e con cui collabora anche Studio 3A, la società di patrocinatori stragiudiziali, specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità, che pure assiste i Bacal facendosi carico di tutte le consulenze tecniche per le indagini.