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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Conegliano e Vittorio Veneto: al via il progetto per la sicurezza nella distribuzione farmaci

“L’invito rivolto a tutti – dice il DG Benazzi – è quello di non interrompere l’infermiere impegnato in questa delicata attività, che richiede attenzione e concentrazione”

CONEGLIANO Infermieri con la pettorina “Non disturbare” per ridurre il rischio nella somministrazione dei farmaci. Prenderà il via il 19 giugno in tutti i Reparti degli ospedali di Conegliano e Vittorio Veneto il progetto “Cure Sicure”, volto a ridurre il rischio di errore nella somministrazione dei farmaci in corsia.

In una corsia d’ospedale – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi - sono presenti molti tipi di interruzioni, come gli allarmi dei monitor, le richieste da parte di altri professionisti o di pazienti e familiari,. Quando accadono questi eventi, gli infermieri sono più portati a commettere errori: l’attività più a rischio, sulla base degli studi internazionali, è la somministrazione delle terapie. Di qui la decisione di partire con questo progetto, volto a ridurre al minimo le interruzioni nei confronti dell’infermiere impegnato nella distribuzione dei farmaci”. Al fine di essere facilmente riconoscibili, dai pazienti così come dai familiari, gli infermieri che distribuiscono i farmaci indosseranno, in tutti i Reparti, una pettorina grigia con la scritta: “Terapia in corso non disturbare”.

L’invito rivolto a tutti – sottolinea Benazzi – è quello di non interrompere l’infermiere impegnato in questa delicata attività, che richiede attenzione e concentrazione”. Le interruzioni dell'attività dell'infermiere mentre somministra la terapia causano, secondo un recente studio della Società Italiana di Infermieristica Pediatrica (SISIP), un aumento del 12% degli errori nella fase di preparazione e somministrazione della terapia (sbagliare e confondere un farmaco, un dosaggio, un malato, una via di erogazione..). “La  scritta "Non disturbare" - precisa il Direttore Generale -  non si riferisce, ovviamente,  alle domande che i pazienti possono fare agli infermieri riguardo la loro cura o terapia, ma a tutte le altre interruzioni che avvengono durante il giro di terapia”.  

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