Occhio alla truffa: consigli per smascherare i finti incaricati Enel

I truffatori sono sempre in agguato.Tra questi, molti si fingono operatori per conto del Gruppo Enel. Per essere certi che chi bussa alla porta sia effettivamente un incaricato Enel, innanzitutto è utile farsi mostrare il tesserino plastificato con foto e dati di riconoscimento.

Gli incaricati Enel non chiedono denaro a domicilio. Il pagamento delle bollette di energia elettrica e gas è possibile esclusivamente tramite bollettino postale, banca, carta di credito e bancomat da utilizzare presso gli sportelli automatici (puntolis, pagamento on-line con carta di credito emessa in Italia dagli appositi circuiti, addebiti su conto corrente bancario o postale). Non effettuano, poi, alcun tipo di controllo sul risparmio energetico o sulla conformità dei contratti rispetto alle norme vigenti.

Proprio per evitare situazioni spiacevoli, purtroppo possibili in un sistema che vede Enel e altri operatori dialogare ogni giorno con milioni di potenziali clienti, l'Azienda ha adottato da tempo un sistema di controlli e sanzioni per verificare la regolarità della procedura di presentazione e vendita porta a porta. Ad esempio, mentre ex post viene adottato un rigoroso sistema di controllo telefonico a tutti i clienti (vengono confermati solo i contratti per i quali riceviamo conferma dallo stesso cliente ricontattato telefonicamente) ed un inflessibile sistema di penali per disincentivare le pratiche scorrette, oltre a pretendere l’allontanamento degli agenti che si sono comportati in modo non trasparente.

Sebbene normalmente il controllo del regolare funzionamento dei contatori avviene a distanza, in casi particolare i tecnici di Enel Distribuzione potrebbero avere la necessità di controllare il gruppo di misura: anche in questo caso, tuttavia, il personale dovrà essere in grado di confermare la propria identità con specifico cartellino.