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Cronaca

Guerra al degrado, al via il censimento dei palazzi e controlli a tappeto

Ca' Sugana adotta la linea dura contro gli edifici in stato di abbandono e incuria. Alla polizia locale il compito di stilare una lista delle costruzioni incriminate e poi di richiamare all'ordine i proprietari

Ca' Sugana disotterra l'ascia di guerra e inaugura un dura lotta al degrado. I suoi alfieri saranno glI agenti della polizia municipale.

Secondo quanto riportato dalla Tribuna di Treviso, l'amministrazione comunale guidata da Giovanni Manildo ha affidato al comando di via Castello d'Amore il compito di stilare entro una settimana un censimento degli stabili con giardini o portici affacciati su vie pubbliche che si trovino in stato di abbandono e incuria.

Gli edifici su cui fare il punto della situazione sono circa 400. Redatta la lista la polizia municipale dovrà richiamare i proprietari, che avranno due settimane di tempo per ridare lustro, o per lo meno ripulire da erbacce e immondizia, i loro immobili. Ai disobbedienti la giunta promette multe pesanti, mentre per le proprietà del Comune entrerà in campo TrevisoServizi.

A lanciare l'allarme degrado, qualche giorno fa era stato, sempre dalle pagine del quotidiano locale, il vicesindaco Roberto Grigoletto, che aveva denunciato l'invasione di sporcizia al portico dell'ex Brek, tra Corso del Popolo e via Cardorna. Prima ancora l'assessore Ofelio Michielan aveva alzano la cornetta e incaricato TrevisoServizi di sfalciare l'erba a Villa Margherita.

Ma la lista si profila lunga e il Comune avrà il suo bel da fare. Dal Bosco del Respiro a Santa Bona al condominio al civico 13 di viale Brigata Marche, la stessa della famigerata caserma Salsa, dall'edificio millitare di viale Europa al campo dal calcio Eolo, dalla vecchia stazione dei vigili del fuoco di Sant'Antonino all'ex Iva di via Castellana, occupato di recente dal collettivo Ztl Wake Up.

Alla "stazionetta" dell'Eden Ferrovie dello Stato è già intervenuta, fortunatamente, ripulendo l'area e tagliando le erbacce alte, ma nemmeno il centro storico è esente. Tra gli scheletri vuoti si contano le ex Poste di via Carlo Alberto, l'ex Simonetti, l'ex Bingo di via dei Mille, l'ex Hotel Giustiniani, il Bastione ex Camuzzi e il palazzo delle ex Poste.

Un esercito di ex, sedotti e abbandonati al degrado che aspettano solo di essere riportati in vita.

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