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Cronaca

Coop e welfare aziendale: "non va confuso con il sistema di card e buoni sconto"

I nuovi sistemi di incentivazione e supporto ai lavoratori tramite le politiche di welfare aziendale, al centro di un seminario tenutosi venerdì 26 maggio presso l'hotel Maggior Consiglio di Treviso. Le cooperative protagoniste sia nella fornitura che nella fruizione di servizi.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

TREVISO Con la legge di stabilità 2016 è nata di fatto una nuova stagione del welfare aziendale, che consiste in un insieme di benefit e prestazioni per i lavoratori, superando la mera componente monetaria della retribuzione, al fine di sostenere il reddito dei dipendenti e migliorarne la vita privata e lavorativa. "Non si faccia però lo sbaglio di confondere il welfare aziendale con il sistema delle card e dintorni, ad esempio buoni carburante o per l'acquisto della spesa, in quanto si tratta di una questione molto più ampia e complessa, che comprende ad esempio attività educative e servizi socio-sanitari, per conciliare bisogni lavorativi e personali dei collaboratori" - ha messo in guardia Lorenzo Bandera, dell'Università degli Studi di Milano, moderatore del seminario "Welfare aziendale. Cooperazione e impresa insieme per il benessere del territorio".

Incontro promosso da Irecoop Veneto, istituto regionale per l'educazione e gli studi cooperativi, con il patrocinio di Unione Europea e Regione Veneto, venerdì 26 maggio a Treviso presso l'hotel Maggior Consiglio. Fra il pubblico c'erano cooperatori, industriali, sindacalisti e studiosi della materia. L'attenzione si è focalizzata soprattutto sul ruolo e sul contributo in tema di welfare aziendale che possono apportare le cooperative sociali, che notoriamente possiedono know how e competenze soprattutto in ambito educativo, socio-sanitario e dei servizi alla persona. Ha partecipato al seminario anche l'assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Elena Donazzan, che ha ricordato come la Regione Veneto stia facendo un grosso sforzo, "con il contributo delle aziende, per mettere a sistema buone pratiche di welfare aziendale. Le opportunità che la normativa sul welfare ha introdotto, troppo spesso sono interpretate come meri obblighi legislativi, anziché come occasioni vantaggiose sia per le imprese che per i lavoratori". Giorgio Gallina, presidente di W.A.Ve. (acronimo di Welfare aziendale veneto), start up promossa da una rete di 13 cooperative sociali e 3 consorzi appartenenti a Confcooperative Belluno Treviso, ha spiegato le finalità della neonata società (www.wavesrl.info), costituita per "agevolare la diffusione del welfare aziendale presso le imprese del territorio, con un'offerta a 360 gradi, che va dall'analisi dei fabbisogni, alla consulenza, all'erogazione dei servizi, a cominciare dai servizi alla persona forniti dalle cooperative sociali aderenti al progetto. I nostri vantaggi come imprese locali sono flessibilità, prossimità e conoscenza del territorio, cui si aggiungono competenze e qualità certificate". Tutti i servizi di W.A.Ve. sono fruibili attraverso la nuova piattaforma online. Valerio Cescon, presidente interprovinciale di Confcooperative Belluno e Treviso, era fra i partecipanti alla tavola rotonda sul welfare aziendale insieme a Franco Lorenzon (in rappresentanza di Cisl Belluno Treviso) e Gianpietro Breda (Unindustria Treviso). Cescon ha ribadito come W.A.Ve. sia nata da un processo di innovazione che le cooperative trevigiane e bellunesi hanno intrapreso già da alcuni anni al proprio interno, per mettere in rete fra di loro la fornitura di beni e servizi. "Le cooperative sociali hanno un'attitudine innata al welfare e al sostegno dei propri lavoratori - ha dichiarato il presidente - così come al dialogo con interlocutori differenti, fra i quali l'ente pubblico. Ecco che la nostra capacità di rispondere ai bisogni reali delle persone, con servizi altamente personalizzati e con un "approccio delicato", attraverso un confronto allargato con i diversi attori, diventa punto di forza per l'attuazione delle nuove politiche di welfare". All'incontro sono intervenuti anche Sergio Rosato (giuslavorista, past director di Veneto Lavoro) ed Emmanuele Massagli (ricercatore in Diritto delle relazioni di lavoro, nonché presidente di Adapt), che hanno spiegato la questione del welfare aziendale dal punto di vista contrattualistico e normativo.

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