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Cronaca Castelfranco Veneto / Via dei Carpani

Corridori della Zalf-Fior nei guai: arrestati dai carabinieri dopo un furto di palloni e magliette

Tutti e tre sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di furto. Una bravata a loro dire, ma che sarà un grosso macigno sulla loro carriera: il trio è infatti già stato sospeso dal team

CASTELFRANCO VENETO Furto di palloni da calcio, magliette, pettorine, calzettoni, cerotti e ghiaccio spray: questo il bottino che alcuni ladri sarebbero riusciti a sottrarre nella nottata tra giovedì e venerdì dagli spogliatoi del Salvarosa Calcio. Un colpo che poteva essere perfetto se qualche residente della zona non avesse prima notato la loro presenza sospetta nei pressi del campo d'allenamento chiamando in pochi minuti i carabinieri.

Una volta poi sul posto, i militari si sono subito accorti di una Ford Fiesta scura, e simile alle descrizioni dei testimoni, che era intenta ad allontanarsi dal centro sportivo in tutta fretta e così si sono messi al suo inseguimento e in pochi metri l'hanno bloccata e fatto scendere tutti gli occupanti. Grande però è stata la sorpresa quando dall'auto incriminata sono scesi ben tre corridori molto noti della Zalf-Fior, compagine ciclistica castellana conosciuta in tutto il Mondo per le numerose vittorie che ogni hanno caratterizzano il panorama degli Under 23. Di fronte ai carabinieri infatti erano presenti, come riportano i quotidiani locali, tre punte di diamante del team: il 20enne maceratese Filippo Rocchetti, il 25enne scalatore-passista di Spinea (VE) Nicolò Rocchi e il 23enne scalatore veronese Davide Gabburo

Il trio era infatti in uscita libera per festeggiare la vittoria ottenuta proprio da Rocchi qualche ora prima alla Astico-Brenta e dopo qualche bicchiere alcolico di troppo, nel ritorno in hotel dove alloggiava la squadra, il trio si è fermato nei pressi del campo di calcio di via dei Carpani e, notato che il cancello d'ingresso ed una finestra laterale non erano stati chiusi correttamente, hanno deciso di intrufolarsi all'interno per, a loro dire, una semplice bravata dettata dai fumi dell'alcol. Una volta però nella struttura i tre avrebbero danneggiato diverse suppellettili e imbrattato alcuni muri, rubando inoltre una ventina di palloni da calcio, diversi cerotti e ghiaccio spray, oltre a molteplici pettorine, magliette e calzettoni della squadra locale per un totale di almeno 600 euro. Per tutti è quindi scattato l'immediato arresto per furto e l'applicazione del regime dei domiciliari in attesa del processo per direttissima che si svolgerà nella giornata di sabato. Oltre a ciò, però, i tre atleti sono stati anche immediatamente sospesi dalla dirigenza della Zalf-Fior e Rocchetti, fresco di convocazione in Nazionale, perderà di conseguenza anche i prossimi Europei di categoria.

LA REAZIONE DELLA ZALF-FIOR - IL COMUNICATO

"La società Zalf Euromobil Désirée Fior  comunica di essere stata informata dagli organi competenti dell'avvio di un procedimento penale a carico dei sigg. Davide Gabburo, Filippo Rocchetti e Nicolò Rocchi a causa di alcuni comportamenti tenuti dagli stessi nel corso della notte tra giovedì e venerdì a Castelfranco Veneto. La società che da oltre trent'anni si distingue per il modo con cui ha fatto crescere e maturare numerosi talenti del ciclismo internazionale ha appreso la notizia con estrema sorpresa e totale disappunto. Trattandosi di fatti che riguardano la sfera privata degli autori degli stessi, che esulano completamente dall'attività agonistica portata avanti dalla Zalf Euromobil Désirée Fior, la società se ne dissocia in maniera netta e condanna fermamente i comportamenti tenuti dai ragazzi. La società attende dunque l'esito del procedimento a carico dei sigg. Gabburo, Rocchetti e Rocchi per applicare nei loro confronti le più severe misure disciplinari interne che dovessero rendersi necessarie. Allo stesso modo, la Zalf Euromobil Désirée Fior diffida gli organi di stampa dall'associare e/o accostare in qualsivoglia modo i reati contestati ai sigg. Gabburo, Rocchetti e Rocchi all'immagine e al nome della società, dato che tali comportamenti nulla hanno a che vedere con l'attività sportiva promossa dalla stessa". 

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