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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Corruzione nella Guardia di Finanza di Treviso: spunta un nuovo indagato

Si tratta del titolare di un'azienda agricola del coneglianese: da lui sono partite le indagini che hanno incastrato il capitano Stefano Arrighi e il luogotenente Biagio Freni

TREVISO Il caso di corruzione all'interno della Guardia di Finanza di Treviso si arricchisce di nuovi particolari. In attesa dell'interrogatorio di garanzia che si svolgerà domani mattina, dall'ordinanza emessa dal gip Silvio Maras si scopre che il capitano Stefano Arrighi, il luogotenente Biagio Freni e l'imprenditore Andrea Ongetta non sono gli unici indagati.

Anzi, l'inchiesta parte proprio dai contatti avuti dai due finanzieri con un secondo imprenditore nel corso di una verifica fiscale avvenuta nella sua azienda. Mettendo sotto controllo i cellulari dei due militari, si è scoperto il coinvolgimento di Ongetta, iscritto nel registro degli indagati solo il 30 giugno scorso e raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare l'8 luglio, appena una settimana dopo.

Decisivo è stato il video dell'incontro in cui l'imprenditore, dopo un pranzo avvenuto il 13 maggio al ristorante “Al Migò” all'interno dell'hotel Ca' del Galletto, ha consegnato ai finanzieri i due orologi Iwc del valore di 5.650 euro l'uno. Pare insomma che Ongetta sia l'ultimo di una serie di imprenditori con cui i finanzieri intrattenevano rapporti al di fuori della loro attività ispettiva nel corso comunque di verifiche fiscali all'interno delle loro aziende.

C'è infine un ulteriore particolare che emerge dall'ordinanza: il capitano Arrighi, intercettato nel corso di un incontro con il luogotenente Freni in un bar all'Appiani, si lamenta del fatto che l'orologio ricevuto è identico a uno che è già in suo possesso. Circostanza che ha spinto il capitano a metterlo in conto vendita in una gioielleria di Oderzo.  

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