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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro

Corteo di diversamente abili in centro contro i tagli al sociale

Affollata manifestazione a Treviso, venerdì mattina, contro i tagli al sociale da parte della Regione Veneto. Critiche soprattutto all'assessore Remo Sernagiotto

Cori di proteste si sono levati dal centro di Treviso contro l'assessore regionale Remo Sernagiotto, stamattina.

Gruppi di diversamente abili, familiari e accompagnatori, ma anche studenti delle scuole superiori, hanno attraversato la città "armati" di bandiere per protestare contro i tagli di fondi, rimborsi e progetti imposti alla sfera dell'assistenza ai disabili dalla Regione Veneto.

La manifestazione per la tutela dei diritti dei diversamente abili, organizzata dalla Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), ha attirato a Treviso circa 3mila partecipanti da tutta la Provincia e dal resto della Regione. All'iniziativa ha aderito anche la Cgil regionale, che ha commentato con soddisfazione la riuscita del corteo.

"L'assessore Sernagiotto - sollecita Cgil in una nota - ritiri la pretesa di far pagare alle persone con disabilità servizi per loro essenziali e provveda invece a realizzare una qualificata rete di protezione sociale e sanitaria".

I disabili e i loro rappresentanti accusano l'assessore regionale di "incompetenza" e di aver fatto dichiarazioni che "rattristano, preoccupano - come sostengono i responsabili del coordinamento di associazioni promotrici della protesta - e rendono difficile il dialogo e il confronto sui problemi veri sulla sostenibilità finanziaria del sistema dei servizi socio sanitari".

Tra i supporter dei manifestanti c'era anche il deputato Udc Antonio De Poli, che ha invitato il governatore del Veneto Luca Zaia a "togliere subito le deleghe a Sernagiotto e ad assumere personalmente la guida dell'assessorato ai servizi sociali".

Il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò (Fedederazione della Sinistra Veneta), invece, ha chiesto a Sernagiotto "di rivedere la sua decisione sulla compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie dei disabili". "Chiediamo - ha precisato Pettenò - che siano incrementate le risorse del Fondo per la non autosufficienza e che i costi della crisi non vengano riversati su chi è in stato di difficoltà. I diritti umani e costituzionali, come sottolinea anche la Fish, devono essere tradotti in servizi garantiti ed esigibili".

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