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Integrazione, è ufficiale: il cous cous italo-marocchino si farà

Arriva dalla Provincia di Treviso la conferma ufficiale: il 16 giugno 2012 nel parco del Sant'Artemio, nell'ambito del Festival italo-marocchino, si preparerà il cous cous più grande del mondo

Dopo settimane di annunci, smentite e passi indietro arriva dal Sant'Artemio il nulla osta alla realizzazione del cous cous da record.

La manifestazione italo-marocchina si svolgerà nel parco della sede della Provincia di Treviso il prossimo 16 giugno. L'iniziativa, che coinvolge centinaia di donne marocchine e trevigiane, rientra nell'ambito del Festival italo-marocchino che si svolgerà tra il 13 e il 17 giugno in cinque città del Veneto.

"Altre organizzazioni - ha spiegato il promotore, Abdallah Khezraji - si erano proposte per offrirci liberamente la loro sede ed altri spazi. Abbiamo invece deciso di optare per l'ospitalità della Provincia in qualità di istituzione che appartiene a tutti e che ci mette al riparo da rischi di strumentalizzazione".

Fra gli sponsor del festival, ci sarà anche l'azienda trevigiana Came che due anni fa ospitò le riprese del film "Cose dell'altro mondo", dedicato al tema dell'impiego nelle imprese venete di cittadini extracomunitari, e Astoria Vini, che finanziò la nazionale del Togo ai campionati del mondo di calcio in Germania, nel 2006.

Collaboratore d'eccezione nell'intero evento, oggi presente all'incontro di illustrazione alla stampa del progetto, il "leghista eretico", l'imprenditore ex deputato ed ex sindaco di Oderzo Giuseppe Covre.

La sede della Provincia, oggi, ha ospitato anche la Carovana italo-marocchina, formata da dodici studenti italiani e marocchini, docenti universitari e operatori televisivi che, in qualità di ambasciatori del Festival, dal 19 maggio a oggi hanno percorso la Penisola. Obiettivo del viaggio: la conoscenza reciproca, culturale, artistica e culinaria, e non ultimo la ricerca in ambito universitario, grazie alla collaborazione dell'Università di Venezia e dell'ateneo di Padova.

Prima di risalire l'Italia, la carovana ha percorso, nel mese di aprile, centinaia di chilometri in Marocco, per poi fare tappa a Palermo (19 maggio), Napoli (20 maggio), Roma (21 maggio), Firenze (22 maggio), Torino (23 maggio), Milano (24 maggio), Bologna (25 maggio), Treviso (26 maggio).

“Il festival marocchino non è solo un'iniziativa culturale ma è anche l'inizio di grandi scambi commerciali, sia da parte di aziende marocchine che trevigiane in Marocco – ha commentato Khezraji – Tra gli sponsor ci sono produttori di vino, segno di rispetto del territorio ma anche di apertura da parte del Marocco che è un Paese libero”.

 

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