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Cronaca

Dall'Olanda a Treviso per una fetta di autentico tiramisù

Uno scrittore olandese, Daan Vermeer, è arrivato fino a Treviso per scoprire le origini del dolce italiano più amato all'estero: il tiramisù

Ci è voluto un olandese per riaffermare la paternità, anzi la maternità, trevigiana del tiramisù, uno dei dolci italiani più conosciuti e apprezzati all'estero. Daan Vermeer, giornalista free lance e scrittore, ha voluto ripercorrere la storia del dolce al caffé, fino ad arrivare nella sua città natale: Treviso.

Il viaggio di Vermeer, iniziato con una mail dal Borneo, si è concluso ieri al ristorante "Alle Beccherie", dove ha partecipato a una lezione di tiramisù originale e ha potuto taccogliere le testimonianze storiche che provano l'origine del dolce.

Il tiramisù è nato nei primi anni Settanta a Treviso, proprio "Alle Beccherie", dalle sapienti mani di Ada Campeol, la proprietaria, e di un giovanissimo Paolo “Loli” Linguanotto, che lavorava lì come cuoco.

All’epoca della sua creazione, tuttavia, quando ancora lo squisito dolce si chiamava alla veneta “tiramesù”, nessuno aveva pensato a depositare il nuovo marchio. Perché, semplicemente, non si usava. Da allora sono stati moltissimi quelli che hanno attribuito ad altri tempi, luoghi e mani l'invezione della ricetta.

Piatto che altro non è se non l'unione perfetta ed equilibrata di prodotti che si usavano per dare sostegno agli affaticati o i malati: l’uovo sbattuto, il savoiardo con il caffè, il mascarpone e il cacao. Il tiramisù nacque dalla signora Ada, che allora stava allattando il figlio, quasi per caso, mettendo insieme tutti gli ingredienti che le servivano proprio per tirarsi su.

“È bene che tutti sappiano che il tiramisù è nato a Treviso – ha sottolineato l’assessore regionale al turismo, Marino Finozzi – anzitutto per riaffermare una verità storica e direi culturale, ma anche per ricordare che è grazie alle tante invenzioni più sagge che segrete, dove il primo ingrediente è la passione e il secondo è il buon gusto, che l’enogastronomia veneta si è fatta strada tra le migliori dei cinque continenti e collabora al successo turistico del Veneto, dove si sono registrati lo scorso anno quasi 63 milioni e mezzo di pernottamenti.”
 

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