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Cronaca

Centro dipendenze giovanili, utenti e familiari promuovo le attività con Whatsapp

Trecento utenti iscritti e oltre 750 messaggi: il bilancio del primo periodo di attività del progetto "WhatSappiamo", gestito dal Centro per le Dipendenze Giovanili dell'Ulss2

TREVISO Inaugurato in via sperimentale a maggio 2016 il servizio di messaggistica tramite whatsapp ha riscosso grande successo, secondo l'ulls2 Marca Trevigiana. “Abbiamo attivato gruppi distinti per le varie tipologie di utenza, a ognuno dei quali inoltriamo regolarmente messaggi mirati sulle tematiche di interesse. - afferma Michela Frezza, direttore del Servizio per le Dipendenze - I gruppi più gettonati sono stati quelli dedicati, rispettivamente, ai genitori con figli adolescenti, agli studenti, alle persone con problemi di dipendenza. Attraverso whatsapp, dunque, i partecipanti ai vari gruppi  hanno  potuto ricevere sistematicamente dei reminders, vale a dire brevi messaggi di testo, utili sia per “rispolverare” quanto trasmesso nei nostri incontri, sia per rinforzare i comportamenti positivi”.

“Sono stati più di un centinaio i genitori che si sono iscritti al gruppo whatsapp  loro dedicato - spiega Carlo Cenedese, responsabile del Centro per le dipendenze giovanili  di Parè -  dimostrando di ritenere molto utile questo appuntamento fisso (i messaggi vengono spediti ogni venerdì) che li aiuta a rivedere le proprie prassi educative e sperimentare nuove strategie nel rapporto con i figli adolescenti. Oltre che con i  genitori abbiamo ottenuto un buon successo anche con il gruppo rivolto agli studenti delle scuole superiori selezionati attraverso i percorsi di peer education realizzati in tutti gli istituti del territorio. Gli studenti, oltre agli sms, hanno ricevuto anche informazioni, statistiche e video con messaggi preventivi circa la problematica dell’abuso alcolico tra i giovani.

I partecipanti ai corsi per smettere di fumare hanno ricevuto, invece, numerosi messaggi motivazionali durante lo svolgimento del corso a supporto del loro impegno nella dismissione dell’abitudine al fumo di tabacco. “L’efficacia del nuovo mezzo comunicativo – anticipa il direttore generale, Francesco Benazzi - ha convinto gli operatori a sviluppare ulteriori forme di utilizzo: si è già pensato di utilizzare il servizio di messaggistica whatsapp a sostegno dei programmi di prevenzione a favore degli studenti delle scuole superiori, in particolare a integrazione di un intervento di prevenzione del gioco d’azzardo problematico“. 

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