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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Lo ricoverano in ospedale, la figlia gli svuota e vende la casa

Protagonista della travagliata vicenda un 70enne disabile, costretto a lasciare città e proprietà per sfuggire alle angherie della famiglia

Appena il tempo di curarsi in ospedale e gli svuotano casa per venderla. E la storia di 70enne trevigiano disabile, finita sul tavolo della procura di Treviso e riportata dal quotidiano La Tribuna di Treviso.

L'uomo ha citato in giudizio la figlia, con compagno e figlio, accusandoli di aver sfruttato le sue condizioni di salute per privarlo di tutti i suoi bene.

I fatti risalgono all'aprile 2008. L'anziano viene ricoverato al Ca' Foncello in seguito a un'emorragia cerebrale. Dopo due settimane di degenza, al momento di essere dimesso, scopre di non avere più una casa a cui fare ritorno.

A informarlo della novità la figlia, che lo accompagna a casa della ex moglie. Ma qui la permanenza è resa difficile dalle cure di cui il 70enne ha bisogno. Così la figlia propone al padre un breve "soggiorno" in una struttura attrezzata, mentre lei si preoccupa di vendere la casa per trovare un appartamento dove - dice - vivere tutti insieme.

Durante la "vacanza" forzata - spiega l'uomo nella denuncia - figlia e genero gli fanno firmare uno scritto in cui si obbliga a corrispondere loro 25mila euro per lo smaltimento dei materiali della sua vecchia attività di elettronica, somma che l'anziano non paga.

Il compagno della figlia allora gli fa causa. Il 70enne viene giudicato in contumacia (non è in grado di presentarsi in tribunale) e condannato a pagare i 25mila euro con tanto di pignoramento della pensione e dell'accompagnatoria.

Per uscire dall'incubo, l'uomo ha abbandonato proprietà e città, rifugiandosi presso la sua ex badante, in Emilia Romagna, e ora chiede giustizia.

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