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Cronaca Vittorio Veneto

"Donne con le donne": solo il 7% delle vittime di violenza denuncia gli abusi subiti

In un anno di attività del primo gruppo di auto mutuo aiuto nel territorio dell’Ulss 7 ha raggiunto 70 persone che hanno sopportato maltrattamenti da parte del partner

VITTORIO VENETO Nato un anno fa, “Donne con le donne” - il primo gruppo di auto mutuo aiuto nel territorio dell’Ulss 7 dedicato a coloro che vivono o hanno vissuto una violenza domestica o dello stalking - ha avvicinato in questi mesi 70 donne vittime di violenza. Di queste solo un 7%, dunque 5, hanno avuto la forza di denunciare i propri violentatori o stalker perché molte – è emerso – hanno paura o sono convinte che facendo questo importante passo si possa innescare ulteriore violenza.

Emergono dati che testimoniano come la violenza contro le donne, compiuta per la maggiore all’interno delle mura domestiche (come raccontato dal 64% delle donne che si sono rivolte al gruppo), rappresenti ancora una piaga della nostra società, ma al tempo stesso come le donne stiano iniziando ad avere la forza di uscire dalla propria rete per far emergere le violenze patite, denunciarle e condividere la sofferenza con altre donne pure vittime. Un gruppo di auto mutuo aiuto offre infatti una risposta gratuita e non medicalizzante a chi necessita di sostegno, attraverso la condivisione tra pari di un problema in comune. Al gruppo partecipano delle facilitatrici, il tutto in sinergia con la rete istituzionale attiva nel territorio dell’Ulss 7, dal Centro antiviolenza alle forze dell’ordine. «Scegliere il sostegno del gruppo – spiegano le facilitatrici – significa recuperare la propria storia per raccontarla, confrontarla e cambiarla insieme con altre donne che hanno vissuto una esperienza simile».

Nel corso dei primi 12 mesi di attività, a “Donne con le donne” si sono rivolte donne dei 28 comuni dell’Ulss 7 e dei territori limitrofi, donne che hanno patito violenza per mano di mariti o partner presenti e passati. Hanno dai 19 ai 65 anni: il 65,5% ha meno di 49 anni, il 20,5% è tra i 50 e 58 anni e un 14% è rappresentato dalle over 65. «La violenza in età matura è stata una sorpresa per noi – ammettono le facilitatrici -, queste donne non avevano mai subito violenza negli anni passati, ma è incominciata quando il loro marito è andato in pensione o si è trovato improvvisamente senza lavoro».

L’85% sono donne italiane e 17 hanno lasciato il proprio marito o compagno dopo la violenza. «Le donne che si sono avvicinate a noi – rilevano le facilitatrici – hanno trovato la forza di uscire dal clima di violenza principalmente per tutelare i figli». Molte donne, è emerso, si ritengono responsabili della situazione che si è venuta a creare e trovano poco sostegno nell’ambito famigliare, tanto che confidandosi con madri o sorelle spesso si sentono dire di dover avere pazienza o tacere. Alcune poi non riescono a staccarsi dal partner perché non hanno un lavoro e dunque non sono economicamente autonome. Tra le violenze patite, il 14% è stato vittima di stalking, il 22% di violenza psicologica, uno il caso di violenza sessuale. La violenza per ben 30 donne (pari al 43%) si protraeva da 8-10 anni, per 15 (pari al 21,5%) da 11-15 anni. Qualche testimonianza: una donna ha raccontato che quando si incontravano lui la aggrediva se non si comportava come voleva lui, un’altra non poteva avere amiche o amici, un’altra ancora si sentiva dire che lei non era all’altezza come donna. «C’è bisogno di un profondo cambiamento culturale per modificare le relazioni affettive e di potere tra gli uomini e le donne affinché le relazioni siano basate sul rispetto e non sulla prevaricazione di un genere su un altro» concludono le facilitatrici del gruppo “Donne con le donne” che nel corso dell’anno hanno organizzato vari incontri pubblici per sensibilizzare l’opinione pubblica.

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