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Cronaca

Per il cantante trevigiano Enrico Nadai arriva un grande successo a Londra

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Per un giovane artista che, magari, in passato, ha già maturato qualche considerevole soddisfazione, è essenziale aver la possibilità di esplorare il proprio talento, evitando di rimanere paralizzato nei primordiali circuiti che lo hanno lanciato verso il successo. Questo lavoro di elaborazione non si può improvvisare, ma deve essere sostenuto da impegno e dedizione, nonché da validi professionisti capaci, con esperienza, di indirizzare verso le più giuste e proficue strade. In questo senso, la nuova agenzia inglese Tim Seward Management si propone come ambasciatrice di talenti, lavorando con ogni tipo di artista, dal cantante al ballerino, non solo per aiutarlo ad emergere nel panorama del Regno Unito, ma anche motivandolo a confrontarsi con nuove realtà. Una filosofia che Enrico Nadai, cantante solista di Farra di Soligo, ha trovato di notevole pregio ispiratore, dando il via ad una nuova collaborazione, concretizzatasi all'Official Launch of Tim Seward Management, sabato 28 ottobre 2017 al Canvas Loft Bar, Bournemouth (UK).

Il pubblico, nonostante si parli sempre del self- control britannico, lo ha accolto con molta curiosità e calore. In modo che anche l'affezionato seguito italiano, che non ha potuto essere presente a questo debutto in UK, possa sentirsi partecipe, abbiamo invitato Enrico a raccontarci la sua esperienza. La piccola intervista che ne è nata è molto interessante, sincera e, sicuramente, non banale. D: Ciao, Enrico! Come stai? Premetto, per chi ci legge, che io e te ci conosciamo da qualche anno e che ho avuto la possibilità di sentirti cantare nelle situazioni più diverse. Ma come hai accolto la proposta di Tim Seward Management di esibirti all'estero? Perché pensi che questa agenzia possa davvero essere un valido aiuto ai giovani talenti? R: Ciao Sofia. Questa collaborazione con il Tim Seward Management è nata in modo insolito. È stato un mio conoscente, una volta saputa l'intenzione di aprire quest'agenzia di management in Inghilterra, a fare il mio nome a Tim. Quest'ultimo, dopo aver ascoltato alcune mie canzoni, ha deciso di contattarmi chiedendomi di prendere parte all'evento di inaugurazione. È stata una proposta che ho accettato di buon grado. Mi auguro possa essere un aiuto per me ed altri giovani artisti, ma l'albero si giudica dai frutti.

D: Raccontaci dell'atmosfera con cui sei stato accolto al Canvas Loft Bar. Ovviamente il pubblico italiano ti conosce da molto, quindi ti è affezionato, ma anche l'accoglienza che hai registrato in Inghilterra è stata sorprendentemente positiva, vero? R: Io ero molto teso. C'è chi è abituato ad esibirsi all'estero; io non lo facevo da anni e la cosa mi spaventava terribilmente. Si sa, il pubblico cambia da paese a paese: un artista intimorito dal primo impatto vorrebbe una precisa disamina antropologica per cercare di rendersi familiare la gente che ha davanti. Questo non è mai possibile. Ma, tornando al Canvas, l'accoglienza è stata inaspettatamente calorosa. Mi hanno riferito che c'era gente commossa al termine delle mie canzoni. Non lo credevo possibile. D: "Halleluja" di Leonard Cohen è sicuramente una delle tue interpretazioni più famose, insieme a "Instabile"; all'evento londinese hai portato entrambe, ma vorrei sottolineare che l'occasione si è prestata anche, e soprattutto, alla presentazione del tuo nuovo successo: "With your love". Ci puoi parlare di questo brano? R: "With your love" è un brano che parla della ricerca di qualcosa di superiore, una sorta di intinerarium mentis in deum. Il tema principale non si discosta da quello espresso nel testo di "Instabile", ma il rapporto con il sovrasensibile è più forte. Purtroppo la musica leggera nella sua struttura è un medium limitante; Sgalambro scriveva che la differenza tra un filosofo e un cantante è che quest'ultimo può sostenere tesi senza giustificarle. È vero! Per questo noi cantanti diciamo un mare di fesserie sulla vita, sul suo senso, sui sentimenti ecc. Wagner credeva che la parola superasse i limiti della musica, dandole compiutezza: ai nostri giorni la parola è un pretesto (scusa il gioco di parole) per dire delle enormi sciocchezze.

D: Concludo con una domanda leggera: Bournemouth dista un paio d'ore da Londra e so che non ti sei negato, dopo l'entusiasmante serata, di visitare questa capitale. Quali sono i tuoi luoghi preferiti o che consiglieresti ad un ipotetico viaggiatore? R: In realtà ho visto molto poco di Londra. Non mi sono trattenuto abbastanza per poterla visitare con dovuta attenzione. Però mi sembra che le persone si lascino trascinare da facili entusiasmi verso questa città. Il London eye, per esempio: è una schifezza da Luna Park. Io preferisco immaginare quella Londra vittoriana degna di Jack lo Squartatore. Di “With your love” uscirà presto un video e, mi ha confessato Enrico, un nuovo brano musicale è già in cantiere. Pure il pubblico inglese non deve disperare perché il futuro potrebbe portare nuovi eventi targati Tim Seward Management. Insomma, tanti impegni e progetti che si concretizzeranno nei prossimi mesi, garantendo un 2018 artisticamente stimolante. SOFIA FACCHIN

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