Feriti in Ucraina saranno curati all'interno degli ospedali veneti
Nei prossimi giorni, ha annunciato mercoledì il governatore del Veneto Luca Zaia, arriveranno 13 cittadini ucraini rimasti coinvolti negli scontri
VENEZIA - Arriveranno nei prossimi giorni per essere curati negli ospedali veneti 13 cittadini ucraini rimasti gravemente feriti begli scontri di Piazza Maidan a Kiev. Lo ha annunciato mercoledì mattina il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, specificando che è stata accolta la richiesta rivolta al Veneto dal Console Generale dell’Ucraina a Milano, ricevuto a Palazzo Balbi il 21 marzo scorso, perché mettesse a disposizione le sue strutture sanitarie per curare pazienti con ferite gravi e con necessità di assistenza ospedaliera urgente, vista l’impossibilità degli ospedali ucraini a prestare adeguato aiuto a tutti i feriti degli scontri.
“Quando nel mondo viene chiesto aiuto alla sua sanità – ha detto il Zaia – il Veneto è sempre pronto a rispondere "presente" e lo è anche in questo caso oltre che nei molti altri di carattere umanitario che vengono trattati lontano dalle luci dei riflettori. Ieri in Giunta – riferisce – abbiamo approvato la necessaria delibera e, una volta individuate dalle autorità ucraine le persone da curare, queste verranno fatte arrivare in Veneto con un volo umanitario attivato da Kiev e distribuite negli ospedali della regione più adatti a risolvere le loro patologie”. Saranno i tecnici della sanità regionale, una volta conosciute le tipologie di trauma su cui intervenire, a decidere in quali strutture ricoverare i feriti.