Marijuana e hashish mentre vanno al festival: fermati in sei
Sei ragazzi sono stati fermati all'altezza della rotonda del Mercato Ortofrutticolo dalla Polizia, mentre si dirigevano all'Home Festival. In auto avevano 10 grammi tra marijuana e hashish
Forse con la mente al Woodstock che non hanno vissuto, si stavano dirigendo all'Home Festival "armati" di marijuana e hashish, pronti a gustarsi del sano rock. Il loro programma, però, è stato guastato dalla Polizia, che li ha fermati per un controllo.
Protagonisti dell'episodio sono sei ragazzi, di età tra i 20 e i 25 anni e residenti tra Treviso, Villorba e Volpago del Montello, che sono incappati in posto di blocco della Questura presso la rotonda del Mercato Ortofrutticolo.
I ragazzi viaggiavano su due auto diverse. Durante le verifiche gli agenti li hanno trovati in possesso di circa 10 grammi tra marijuana e hashish. Nessuno di loro era sotto l'effetto di stupefacenti, ma questo particolare non ha evitato loro di essere segnalati alla Prefettura come assuntori.
Durante i giorni di svolgimento della manifestazione, che sta attirando spettatori da tutta la provincia e dal resto del Paese, la Questura ha disposto una serie di controlli non solo per prevenire problemi di sicurezza durante i concerti ma, soprattutto, per evitare che, finito lo spettacolo, alcuni si mettano alla guida in condizioni alterate.
E tra stasera e domani, quando è previsto un aumento dell'afflusso di persone per gli spettacoli di Teatro degli Orrori, Afterhours e Subsonica, la sorveglianza sarà rafforzata, con controlli anche da parte dei Carabinieri.
Da parte loro gli organizzatori della kermesse hanno espresso il loro ringraziamento per il lavoro delle Forze dell'ordine: "Condanniamo ogni atteggiamento irresponsabile da parte di chi partecipa al Festival: chi non rispetta le leggi, chi sporca o si comporta in modo sconveniente non merita un evento di questo genere".
"Chiediamo - hanno aggiunto - un sempre maggior contributo in termini di collaborazione agli enti che regolano il territorio: quando si creano piccole 'città', come avviene in questi giorni in Dogana, serve che ognuno faccia la sua parte per gestire al meglio ordine pubblico, traffico e ogni altro risvolto sociale di un popolo che si muove per seguire un evento che porta lustro a tutta la provincia di Treviso e al Veneto intero”.