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Cronaca

Figlia gioielliere legata e imbavagliata da rapinatori: Polizia indaga

Rapina a casa del gioielliere Giraldo, a Treviso. La figlia del negoziante è stata immobilizzata e rinchiusa in un vano, mentre i ladri razziavano la cassaforte. Sulla vicenza indaga la Squadra mobile

Gli agenti della Squadra mobile di Treviso stanno indagando sulla rapina subita, lo scorso primo aprile, dalla figlia del gioielliere Luciano Giraldo (82 anni), molto conosciuto in città.

Una banda, composta da almeno tre malviventi, ha atteso il rientro a casa della figlia quarantaquattrenne del gioielliere, poco dopo le 20.30, per aggredirla, bendarla, legarle i polsi con del filo elettrico e rinchiuderla nel vano della caldaia. La donna non ha nemmeno avuto il tempo di invocare aiuto.

Resa innocua la figlia del padrone di casa, che vive al primo piano dell'abitazione e che non si sarebbe accorto di nulla, i banditi hanno aperto la cassaforte con una fiamma ossidrica e messo insieme un bottino di circa centomila euro.

Secondo il racconto della donna, che sarebbe riuscita a liberarsi da sola dal vano caldaie, i rapinatori avevano un accento italiano. Nell'indagine della Squadra mobile di Treviso, però, ci sarebbero degli elementi poco convincenti, come la mancanza di evidenti segni di scasso, l'allarme che non è scattato e il fatto che i ladri abbiano trovato la cassaforte a colpo sicuro.

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