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Cronaca Trevignano

Si spaccia per ginecologo e chiede foto intime: 32enne a processo

Millantava di essere un medico, ma voleva solo filmini ed immagini delle parti intime delle ignare pazienti. Operava in tutta la penisola italiana

TREVIGNANO - Si spacciava per ginecologo senza averne i requisiti e richiedeva immagini e filmini hot alle ignare pazienti. Questi i fatti contestati a S.S.U. 32enne di San Mauro Forte in provincia di Matera. A far scattare le indagini diverse segnalazioni in tutta Italia, ma la più importante è arrivata da una 26enne di Trevignano.

Come riporta "la Tribuna", l'uomo era conosciuto dalle Procure di mezza penisola e il suo metodo operativo era ormai consolidato: grazie alla sua bravura come hacker, entrava nei sistemi operativi dei vari raparti di ginecologia degli ospedali, rubava credenziali e contatti e successivamente chiamava le pazienti per informarle di nuovi sviluppi sui loro casi al fine di ottenere materiali multimediali intimi da tenere per sè stesso.

Le pazienti coinvolte risultano essere tutte tra i 20 e i 30 anni ed in tutta Italia, ma l'indagine è scattata dopo la denuncia di ben 9 giovani emiliane, che hanno informato le autorità competenti in merito a delle richieste scabrose di un loro medico curante, richieste che nulla avevano a che fare con la professione medica. Subito le forze dell'ordine sono riusciti a risalire al nominativo di S.S.U, anche se lo stesso furbescamente utilizzava ogni volta il cognome di un ginecologo esistente, diverso da provincia a provincia.

A far scattare le manette ai polsi del sedicente medico è stata però una trevigiana di 26 anni, che si era prestata ad alcuni esami medici nell'ospedale di Montebelluna. L'uomo una volta entrato in possesso dei suoi dati l'aveva infatti perseguitata al telefono più volte, insistendo nel bisogno di avere immagini delle parti intime della ragazza per una diagnosi corretta.

Nel frattempo un caso simile si consumava anche a Padova, con sempre protagonista lo stesso malvivente. Ecco allora che il pm Vartan Giacomelli apre un'inchiesta che solo oggi vede la sua fine con il processo ad S.S.U (già agli arresti dal 2012). Il reato contestato è la violenza sessuale aggravata dall'aver millantato la posizione inesistente di ginecologo, nonchè di molestie telefoniche e abuso delle condizioni di inferiorità delle persone offese. 

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