rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Fonte

Caso profughi, la Prefettura replica al sindaco di Fonte: "Dichiarazioni incomprensibili"

Il comunicato: "Immotivate e prive di fondamento ora le argomentazioni addotte compresa quella relativa al mancato controllo preventivo della USL in quanto già regolarmente effettuato"

FONTE Dopo l'arrivo di 22 profughi a Fonte la Prefettura di Treviso ha emesso nel pomeriggio di oggi, mercoledì, un comunicato, in cui replica, punto per punto, alle accuse espresse dal sindaco Massimo Tondi.

"In relazione alle notizie di stampa -si legge- pubblicate sulla questione dell’apertura di un centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo nel Comune di Fonte appaiono incomprensibili le dichiarazioni rese dal Sindaco in ordine ad una sua mancata partecipazione al processo decisionale atteso che:

1) gia' nel 2016 l'immobile di One' e' stato oggetto di proposta in sede di regolare bando di gara per 228 posti

2) in tale occasione proprio la Prefettura ha proceduto a richiedere i controlli ai Vvf, alla USL ed allo stesso Comune che li hanno regolarmente effettuati periziando un numero di potenziali 77 presenze. Allo scopo si è svolto un sopralluogo congiunto il 25 febbraio 2016 cui ha fatto seguito la produzione di riscontri scritti formalizzati dai Vigili del Fuoco il 29 febbraio 2016 ed il 2 marzo 2016 da parte del Comune e dell’USL

3) il Comune è stato reiteratamente informato con circolari ed invitato ad intervenire in molteplici riunioni generali nelle quali è stato spiegato il Piano di accoglienza nazionale e l'esigenza di procedere ad una equa distribuzione in tutto il territorio provinciale

4) per quanto riguarda specificamente il Comune di Fonte e l'utilizzo di strutture ivi presenti si precisa che il Sindaco è stato a colloquio in Prefettura piu' volte ed e' altresì intercorsa specifica corrispondenza al riguardo sia ufficiale che via email oltre che contatti telefonici.

Pertanto appaiono immotivate e prive di fondamento ora le argomentazioni addotte compresa quella relativa al mancato controllo preventivo della USL in quanto già regolarmente effettuato. Si sottolinea che il Ministero dell'Interno sta operando con forza nel controllo serrato degli ingressi nel nostro Paese, ma che continua ad essere necessario contestualmente garantire la gestione dell'accoglienza dei richiedenti asilo già presenti secondo principi di equilibrio e sostenibilità ed in sicurezza. Tale operazione messa in atto quotidianamente dalle Prefetture non può peraltro prescindere dalla collaborazione degli Enti locali nel quadro di un positivo rapporto di governance dei territori.

In tale direzione la Prefettura di Treviso sta proseguendo con decisione e senza sosta nell'operazione di ampliamento della rete di accoglienza puntando a garantire un progressivo alleggerimento delle strutture già utilizzate ed una più equilibrata distribuzione delle presenze in sempre maggiore sicurezza. Un processo complesso ma a cui tutti i Comuni sono chiamati a contribuire per evitare situazioni sperequative facendo ciascuno, senza distinzioni, la propria parte. Ed è importante evidenziare come di fronte ad un fenomeno così complesso sia decisivo il contributo attivo - senza strumentalizzazioni - dei Comuni al processo decisionale in quanto capace di assicurare un fondamentale apporto per la migliore gestione del fenomeno.

Pertanto s'invita ad evitare allarmismi ingiustificati ed ostilità pregiudiziali e si diffida dal dare informazioni errate ai cittadini sull'operato della Prefettura, sulle modalità dell'accoglienza a partire dallo stato giuridico delle persone ospitate nei centri che - si precisa ancora una volta - non si trovano in condizioni di "clandestinità ", ma al contrario sono tutti "richiedenti asilo" a norma di legge, e pertanto sottoposti a procedure di identificazione, permesso di soggiorno e controlli sanitari secondo le vigenti disposizioni. I centri di accoglienza come noto sono oggetto di controlli di sicurezza serrati e s'invita il Comune di Fonte ad aderire prima possibile al Protocollo per attività di pubblica utilità per garantire l'impiego dei richiedenti asilo in progetti utili per la Comunità di Fonte".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso profughi, la Prefettura replica al sindaco di Fonte: "Dichiarazioni incomprensibili"

TrevisoToday è in caricamento