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Cronaca Centro / Strada Statale 13

Forconi, si dimette il responsabile del presidio a Ponte della Priula

Giancarlo Borsoi ha deciso di lasciare il blocco dopo alcune incomprensioni legate all'esposizione della bandiera italiana: "Ci sto rimettendo e vengo anche insultato"

Sale la tensione a Ponte della Priula. Il responsabile del presidio, Giancarlo Borsoi, ha rassegnato le proprie dimissioni.

Alla base del ritiro alcune incomprensioni e battibecchi nati mercoledì sera legati alla presenza di bandiere dei Cobas del latte e del Tricolore tra tir e trattori fermi lungo il ponte sul Piave.

"Mi hanno accusato di non volere la bandiera italiana - spiega Borsoi - ma questo non è affatto vero. Mio padre ha combattuto in guerra per proteggere la patria, perché dovrei disconoscere il Tricolore?".

"Penso che a tarda serata troppo vin brulé faccia male", commenta sarcastico Borsoi, che pur lasciando il presidio conferma che la manifestazione proseguirà ancora, forse fino a Natale.

"In manifestazioni come questa ci sono tante teste e a volte è difficile conciliare idee diverse, ma questo non significa che non siano ben accette - chiarisce - Hanno detto tante cose di me, persino che non sarei mai fatto vedere al presidio. Invece mi sono assentato solo una volta, mezza giornata, per andare a lavorare".

Sulla durata del presidio però confida Borsoi, si allungherebbe l'ombra della Fiera di Santa Lucia di Piave. La manifestazione infatti potrebbe essere interrotta per non danneggiare l'evento e l'ex responsabile del presidio non nasconde la propria indignazione: "E' impensabile sgomberare per lasciar spazio alla fiera. Sono anni che ci prendono in giro e ci hanno messo in ginocchio - conclude - Per tre giorni non morirà di certo nessuno".

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