Per la fretta di andare all'aeroporto, forza il posto di blocco e per poco non mette sotto un vigile urbano. L'impaziente protagonista dell'episodio, che rischia una denuncia per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, è una donna tedesca di 40 anni, da anni residente nella Marca e dipendente di un noto albergo a cinque stelle veneziano.

Venerdì 25 maggio 2012 la quarantenne doveva recarsi all'aeroporto "Canova" e imbarcarsi su un volo. Arrivata all'incrocio tra viale della Repubblica e la statale Feltrina, la donna ha trovato un posto di blocco della locale. Venerdì, infatti, gran parte delle strade del capoluogo e dintorni erano chiuse al traffico per il passaggio della carovana rosa del Giro d'Italia.

Come riporta il quotidiano "Il Gazzettino", la donna ha cominciato ad agitarsi appena ha realizzato che per colpa del Giro avrebbe perso l'aereo. Dapprima ha chiesto agli agenti di poter superare lo sbarramento perché andava di fretta e il volo sarebbe decollato a breve. I vigili urbani le hanno risposto che avrebbe dovuto attendere qualche minuto per consentire il passaggio dei ciclisti e, poi, avrebbo potuto proseguire il suo viaggio.

Il rifiuto ha scatenato le ire scomposte della quarantenne, che ha riversato sugli agenti una cascata di offese. Dalle parole, poi, è passata ai fatti: a colpi di acceleratore sempre più frequenti e sempre più aggressivi, la donna ha cercato di farsi strada con l'auto. Senza fermarsi nemmeno di fronte al vigile che cercava di ostruirle il passaggio.

Per non essere travolto l'agente ha dovuto farsi da parte, mentre la donna schizzava via verso il "Canova". Alla scena, racconta "Il Gazzettino", hanno assistito una decina di persone, anche loro in paziente attesa nelle loro auto e spettatori involontari dello scivolone di stile di quella donna elegante e, a uno primo sguardo, composta.

Per non mettere a rischio la sicurezza delle altre persone ferme all'incrocio, gli uomini della Polizia locale hanno rinunciato a inseguire l'automobilista indisciplinata, ma hanno avuto tutto il tempo per segnarsi il numero di targa e il modello del veicolo della donna, che potrebbe andare incontro a una denuncia per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.