In cinquecento al funerale di Luca Della Colletta a Pieve di Soligo
Folla di parenti e amici, martedì pomeriggio, al duomo per l'ultimo saluto all'operaio trentenne. Della Colletta era entrato in coma dopo un grave incidente in una cava in Trentino, dove stava lavorando
PIEVE DI SOLIGO - Una folla di oltre cinquecento persone si è stretta, martedì pomeriggio, intorno alla famiglia di Luca Della Colletta, l'operaio di 30 anni morto in seguito a un incidente sul lavoro, in Trentino.
Durante la funzione al duomo, come riportato dalla Tribuna di Treviso, don Giuseppe ha ricordato l'amore tra Luca e la compagna, Natascia, benedetto poco prima della morte sul letto d'ospedale. I due, genitori di una bambina nata ad aprile 2013, avrebbero voluto sposarsi e il sacerdote li ha uniti per sempre prima che il 30enne chiudesse gli occhi.
Al duomo di Pieve, martedì, si sono riunite le comunità di Refrontolo, dove Luca era cresciuto, e quella di Pieve, dove l'operaio e la compagna vivevano con la figlia, i colleghi della cava di Bolzano e i tanti amici. Tutti stretti intorno al dolore di Natascia, dei genitori, Patrizia e Antonio, e del fratello Nicola.
L'INCIDENTE - Luca è spirato sabato scorso, dopo nove giorni di coma. Il 21 febbraio l'operaio pievigino e un collega stavano lavorando in una cava in Trentino quando un tubo si è staccato da un macchinario spara-cemento, colpendo prima Luca e poi il collega, che però ha riportato ferite guaribili in un mese. Ben diversa la sorte del giovane papà, entrato in coma in seguito a un gravissimo trauma cervicale.
La famiglia aveva sperato nel miracolo, portando al capezzale di Luca una reliquia di Beato Toniolo, ma sabato il cuore del giovane ha smesso di battere.