Rubano 290 litri di gasolio dai mezzi di una ditta, due denunciati
Il primo è stato incastrato da un portafogli accidentalmente perso sotto un autocarro. Il secondo, invece, da un berretto arancione
CORNUDA - L'ultima volta erano riusciti a trafugare almeno 290 litri di gasolio da tre autocarri. I carabinieri, però, dopo una serie di indagini, sono riusciti a identificare e a denunciare gli autori di vari furti ai danni della ditta "Demat Srl" di Cornuda. L'ultimo colpo risaliva al 25 ottobre. Nel corso del sopralluogo e su segnalazione del proprietario dell'azienda i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato un grosso cacciavite vicino al serbatoio di un mezzo e sotto un altro camion un portafoglio con all’interno un documento di identità che non apparteneva a nessun dipendente. A seguito di controlli incrociati effettuati in banca dati sull’identità del documento, i militari sono arrivati a scoprire che non si trattava di un documento denunciato perchè smarrito o rubato e che con molta probabilità apparteneva ad uno degli autori dei furti. Sicuro e tranquillo se l’era portato dietro senza accorgersi che posizionandosi sotto uno dei camion da cui era stato asportato il gasolio, il portafoglio gli era sfuggito dalla tasca.
Gli investigatori hanno quindi chiesto ed ottenuto dalla magistratura un decreto di perquisizione che è stato eseguito lunedì mattina e che ha permesso a casa del proprietario del documento, I.F., classe 1984, di origini rumene, domiciliato a Montebelluna, operaio, di rinvenire e sequestrare una tanica di gasolio da 20 litri, già ormai vuota. Dall’analisi e visione delle immagini di videosorveglianza presenti nell'area della ditta era stato accertato che gli autori fossero in due e che in particolare, oltre a vestire in tuta ginnica nera, uno dei due indossava un caratteristico berretto rosso in nylon con paraorecchie e collo. Visto che al termine della perquisizione domiciliare dal primo soggetto non si era accertato la presenza di questo indumento, si è proceduto a perquisire anche la casa di un amico, controllato spesso in compagnia del connazionale, residente a Caerano di San Marco. Proprio qui è stato rinvenuto, all’interno di un sacchetto per i rifiuti presente in terrazzo, il berretto pronto per essere definitivamente buttato.
