Non rispettavano le norme ambientali: tre imprenditori trevigiani nei guai
Due di loro saranno chiamati a rispondere di gestione illecita di rifiuti, mentre un altro è accusato di inosservanza in merito alle norme in materia di tutela dell'aria
CIMADOLMO I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Treviso hanno segnalato nei giorni scorsi alla Procura della Repubblica tre imprenditori, residenti in provincia, ritenuti responsabili di violazione alle norme ambientali. A San Polo di Piave i militari hanno controllato una ditta produttrice di appendini da abbigliamento rilevando un indebito stoccaggio di materiale plastico in aree della fabbrica non autorizzate, tanto che il rappresentante legale, un 85enne del luogo, sarà chiamato a rispondere di gestione illecita di rifiuti.
Stessa accusa per il titolare 65enne di un’azienda di recupero rifiuti con sede a Cimadolmo. Nel corso del controllo infatti, i militari dell’Arma hanno infatti accertato la mancanza totale o parziale delle analisi di controllo sui reflui in uscita in relazione ai parametri di ph, idrocarburi e metalli. Infine, a Breda di Piave, un controllo ad una ditta produttrice di attrezzature e macchinari per l’edilizia e l’agricoltura, ha evidenziato la non conformità alle vigenti autorizzazioni dei punti di emissione in atmosfera, così che l'amministratore delegato di 48 anni è stato segnalato per inosservanza alle norme in materia di tutela dell’aria. Alle imprese controllate i carabinieri del Noe hanno altresì impartito prescrizioni di ripristino che saranno verificate e controllate nelle prossime settimane.