Gioco della rigolana: Vittorio Veneto vince la sfida 2016 sul campo da gioco
Nel giorno di Pasquetta migliaia di persone in tutti e 9 i campi da gioco dell'Andar per borghi a visitar righèa a Vittorio Veneto, Conegliano e San Vendemiano
CONEGLIANO Nel campo da gioco curato dall’associazione Dama Castellana, si è tenuto il tradizionale match di Pasquetta a suon di uova sode che ha visto protagonisti gli amministratori dei comuni che ospitano i campi da gioco dell’Andar per borghi a visitar righèe 2016. A vincere la sfida Vittorio Veneto rappresentata dall’assessore Giovanni Napol che ha superato San Vendemiano, che con l’assessore Davide Cais deteneva il titolo 2015, e il padrone di casa, Floriano Zambon sindaco di Conegliano, città che per la prima volta ha ospitato la sfida.
(Sfida fra sindaci 2016)
«Per vincere ho ricorso all’esperienza di 50 anni fa, quand’ero un bambino e giocavo a righèa» ha rivelato il vincitore, l’asessore Napol, che fin dall’inizio si è imposto riuscendo a colpire più volte le uova degli “avversari”. «Si è trattata di una bella sfida tra tutti e tre – ha ammesso il vincitore uscente, l’assessore Cais – e i vincitori rimangono comunque tutte le associazioni e i gruppi che tengono vivo questo gioco». «Vincono le associazioni e coloro che con fatica mantengono viva la tradizione – ha aggiunto il sindaco Zambon -, una tradizione ripartita anni fa da Vittorio Veneto con Mario Longo che ha saputo coinvolgere con passione tante realtà, che oggi compongono la comunità Ludica della Righèa, in quello che è un gioco che ancora desta, soprattutto tra i più piccoli, tanto interesse e curiosità».
Tanta la soddisfazione da parte della comunità Ludica della Righèa che nella giornata di lunedì, complice anche il tempo mantenutosi stabile, ha potuto registrare in tutti e 9 i campi da gioco una buona partecipazione. Tante le famiglie, i bambini, i ragazzi, ma anche gli adulti, che hanno voluto cimentarsi nel gioco con le uova sode della tradizione pasquale dell’Alta Marca Trevigiana, chiamato righèa nel Vittoriese e rigolana o rigoana nel Coneglianese.
9 CAMPI DA GIOCO APERTI FINO AL 3 APRILE. Si gioca a Vittorio Veneto nel quartiere di Ceneda al Bar Duomo, in piazza Giovanni Paolo, a Casa Baccichetti in via Enrico Toti e alla scuola Santa Giovanna d’Arco, in via del Fante; a Cozzuolo presso la righèa allestita all’interno del Parco San Valentino in via Grazioli; a San Giacomo di Veglia nella corte del Borgo Al Ponte e a Carpesica nella suggestiva cornice di Borgo Pretura. Rigolana a Conegliano nella centralissima Piazza Cima, ai piedi del municipio, e nella frazione di Scomigo, precisamente a Borgo San Pierin. Infine a San Vendemiano si gioca in località Cosniga.
COMUNITÀ LUDICA DELLA RIGHEA: 150 VOLONTARI PER UNA TRADIZIONE. L'associazione Insieme per Ceneda ha fatto rinascere, a partire dagli anni Novanta, la tradizione della righèa. Ora la porta avanti grazie ai volontari che costruiscono le righèe, accolgono i visitatori e conservano il rituale: sono la Comunità Ludica della Righèa. Oltre ad Insieme per Ceneda ne fanno parte: associazione San Valentino, associazione Sant'Elena, Giovani San Vendemiano, Borgo al Ponte, Famiglie di Borgo Pretura, Casa Baccichetti, Dama Castellana, Bar Duomo a Ceneda e Campus Scolastico Santa Giovanna d’Arco.
RIGHEA E CITTÀ EUROPEA DEL VINO 2016 – L’Andar per borghi a visitar righèe rientra tra gli eventi ufficiali del Conegliano Valdobbiadene – Regione del Prosecco Superiore docg eletto Città Europea del Vino 2016.
LA RIGHEA TRADIZIONE PASQUALE - Nell’Alta Marca Trevigiana dalla domenica di Pasqua fino a quella successiva, con clou nel giorno di Pasquetta, tutti giocano a righèa o rigolana come viene chiamata nel Coneglianese. Bambini e nonni, famiglie e giovani si ritrovano nei campi da gioco per cimentarsi in un gioco semplice, genuino e che unisce tutti. Ciascun giocatore è munito di uova sode dipinte, così da personalizzarle, che a turno vengono fatte rotolare nella righèa.
Lo scopo è colpire le uova avversarie, ammaccandole senza però danneggiare la propria, o far raggiungere al proprio uovo la monetina che si trova nel campo, che così viene vinta. La righèa viene costruita con sassi, sabbia, creta e terra ed è un’arte che viene pure tramandata. Le regole di gioco sono semplici e per chi non le conosce ci sarà modo di trovare, presso ciascun campo da gioco, dei volontari disposti ad insegnare il gioco. Come tutti i giochi c’è anche un arbitro, il ranzinier, che con un apposito bastone recupera le uova dalla righèa.