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Cronaca Castelfranco Veneto

Il weekend del Grande Festival si chiude con un'importante discussione sul design

Un pomeriggio con i grandi professionisti della comunicazione condotto da Arianna Porcelli Safanov. Da Francesco Morace a Riccardo Falcinelli giunge al termine il weekend del design

CASTELFRANCO VENETO A chiudere il primo festival “GRAnDE” dedicato al Graphic Design di Castelfranco Veneto è statoun grande talk. A condurre l'ultimo incontro del festival castellano Arianna Porcelli Safonov, scrittrice di testi e libri comici nei quali denuncia con una risata il disagio sociale in tutte le categorie.

Nell'incontro di domenica 15 aprile la Porcelli si è concentrata sul disagio della comunicazione, essendosi occupata per un decennio di organizzazione di eventi. La grande artista, ideatrice del blog 'Madame Pipì', si è cimentata oggi nella veste di conduttrice degli ospiti. In apertura uno sketch dalla grande ironia dal titolo “La crescita felice tra verità e creatività” e a seguire ha presentato al pubblico in maniera ironica una serie di tematiche riguardanti la figura del grafico così come nel suo pezzo “Low budget” il fenomeno per cui le professioni creative sono spesso sotto-pagate o la diffusione dei inglesismi che ci stanno massacrando. A margine dei suoi interventi, Arianna Porcelli Safonov dichiara: “In Italia la creatività è un mestiere considerato fico, accattivante che spesso, purtroppo, non viene retribuito tra i giovani mentre è riconosciuto e, dunque, retribuito, tra le fasce di età più alte. Si pensi, per esempio, al fatto che spesso ai ragazzi considerati creativi vengono proposti budget bassissimi con la promessa che il lavoro sarà contraccambiato con la visibilità: ma è con la visibilità che questi giovani riescono a pagarsi poi le spese di tutti i giorni?”. A seguire l'intervento di Riccardo Falcinelli - visual designer in cima alle classifiche editoriali con il suo 'Cromorama', per 15 anni art director della Minimum Fax e, attualmente impegnato nel progetto grafico di Einaudi Stile Libero - su 'La verità del colore. Come il colore ha cambiato il nostro sguardo' e quello di Francesco Buschi che invece ci ha raccontato come sarà 'Il futuro del brand tra true e fake'. Quindi è stato il turno di Bob Liuzzo, già impegnato nella mattinata con un suo workshop che ha dato il suo contributo sul tema 'youtuber dei miei miei stivali'. Con Gaetano Grizzanti si sono potuti capire i risvolti del graphic design nel business attraverso l'esperienza dell'azienda CAME del quale è communication manager. Alessandro Ubertis, delegato Unicom, ha introdotto il tema 'tra visibilità e creatività: saranno mai compatibili?'.

Sono state tre giornate di full immersion nel suddetto ambito, tra workshop e talk con protagonisti molto importanti come professori, youtubers, artisti, deejay, speaker, motion-designer, architetti, fotografi, blogger e direttori artistici. Oltre a Marini, da segnalare il sociologo Francesco Morace che lavora da più di 30 anni nell’ambito della ricerca sociale e di mercato. E’ Presidente di Future Concept Lab e ideatore del Festival della Crescita. Consulente strategico di Aziende e Istituzioni a livello internazionale, dal 1981 tiene conferenze, corsi e seminari in molti paesi dell’Europa, dell’Asia, del Nord e del Sud America. Spiega Francesco Morace: “Il tema della sostenibilità che è al centro della prima edizione di GRAnDe Festival, assieme a quello della 'Crescita Felice' sono argomenti che si stanno sviluppando. Aver scelto di prendere parte a questo evento fissando una tappa del Festival della Crescita, che ogni anno tocca varie città d'Italia, dimostra l'interesse della sociologia nei riguardi del graphic design e di Castelfranco Veneto che, pur essendo una piccola cittadina, può essere protagonista dell'innovazione sociale e contribuire alla 'Crescita Felice'. Una crescita che si basa sui tre valori: curiosità, passione e cura che, sebbene da soli siano fuorvianti, assieme e interconnessi tra loro rappresentano la forza del futuro. L'auspicio è che tutti i presenti oggi, possano essere, con il proprio lavoro e pensiero, ambasciatori della crescita”. E' poi intervenuto Francesco Franchi, l'uomo che ha rivoluzionato uno dei principali quotidiani italiani (La Repubblica, dove è caporedattore) curandone il re-design; suo anche Robinson e il maschile IL (Sole 24 Ore). Ha vinto numerosi premi tra cui gli European Design Awards, i D&AD Awards, gli SPD Awards e il premio Compasso d’Oro ADI. Alcuni suoi lavori sono stati esposti in diversi musei come il V&A Museum di Londra e al Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum di New York. Quindi l'attesa conclusione del GRAnDe testimonial Lorenzo Marini, artista scrittore e creativo di fama internazionale per la tre giorni di Castelfranco Veneto. “Penso – spiega Marini – che GRAnDE sia un bell'accrocchio di parole che ha dentro le parole sia GRAphic che DEsign e che ci costringe a guardare le cose. Anche le più piccole. Diceva Tagore: 'le stelle non si vergognano di sembrare lucciole'. Per cui GRAnDE è tutto ciò che è piccolo: un baobab, una volta, era un seme. Penso – continua Marini - che il Festival GRAnDE sta a Castelfranco Veneto così come la Gioconda sta al Louvre. Ecco il mio bilancio su questo evento: fare il festival qui a Castelfranco Veneto aiuta la città a essere al centro di un triangolo, una parte attiva del Veneto. Questo è anche un messaggio politico e sociale: siamo al centro di qualcosa di importante e si spera che questo non sia solo un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza per edizioni future”.

“Abbiamo cercato - conclude il Presidente di GRAnDE, Federico Frasson - di mettere la Castellana al centro di un evento di portata nazionale ed internazionale per dare un impulso innovativo alle aziende ma anche agli studenti. Assieme al team di GRAnDE abbiamo lavorato sodo e si sta facendo sentire la fatica, anche se a prevalere c'è l'entusiasmo. Io, Mary Pavin, Monica Perin, Mariella Vecchiato ed Emanuela Doddis  siamo stati i pilastri di questa manifestazione ma è stato bello vedere che la squadra si è allargata fin da subito grazie agli studenti dell'Istituto Rosselli, fondamentali punti di riferimento, e ai tanti volontari che prima e durante l'evento hanno messo il loro tempo e le loro energie a disposizione”.

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