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Cronaca Pieve di Soligo

Imam violento, slitta la decisione del Riesame sulla custodia in carcere

Al centro del caso Omar Faruk, il 36enne guida spirituale della comunità bengalese di Pieve di Soligo che picchiava i bambini alunni della sua scuola coranica

I giudici del Riesame si sono riservati in merito alla decisione sull'appello presentato dalla Procura di Treviso contro la decisione del gip di Treviso Gianluigi Zulian che non aveva accolto l'imputazione di violenza privata e la custodia cautelare in carcere di Omar Faruk, il 36enne imam della comunità bengalese di Pieve di Soligo che picchiava i bambini alunni della sua scuola coranica.

Per il sostituto procuratore Massimo Zampicini la misura del divieto di dimora nella provincia di Treviso imposto dal giudice dell'udienza preliminare sarebbe troppo blanda in presenza di rischi di "inquinamento delle prove" e di "reiterazione del reato". In particolare, secondo il magistrato che ha coordinato le indagini condotte dal Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Vittorio Veneto, i metodi utilizzati da Omar Faruk a Pieve potrebbero essere gli stessi che il 36enne potrebbe riprodurre ovunque si trovi in futuro a svolgere il ruolo di guida spirituale e insegnante di religione. Per la difesa, affidata all'avvocato Roberto Baglioni del Foro di Venezia, la misura cautelare disposta dal gip sarebbe congrua e proporzionale ai reati che vengono contestati all'uomo.

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