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Cronaca Conegliano / Via XX Settembre

Inaugurata a Conegliano “A tu per tu con Giotto – Alla scoperta della Cappella degli Scrovegni”

Le mattine di visita quasi sold out grazie alla grande partecipazione delle scuole. L'apertura della mostra a Palazzo Sarcinelli è avvenuta alla presenza del professor Filippetti

CONEGLIANO È stata aperta ufficialmente nei giorni scorsi “A tu per tu con Giotto - Alla scoperta della Cappella degli Scrovegni”, la mostra che ha portato a Palazzo Sarcinelli, a Conegliano, per la prima volta in provincia di Treviso, la realizzazione in scala 1:4 della Cappella degli Scrovegni con la riproduzione ad alta definizione di tutti gli affreschi di Giotto. Ad accogliere tutti, per la prima visita guidata, il professor Roberto Filippetti, ideatore e curatore della “rappresentazione” che, nata nel 2002, ha avuto oltre 140 allestimenti in tutta Italia e presentazioni con videoproiezioni non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Alla “prima ufficiale", tra oltre un centinaio di visitatori, anche il sindaco di Conegliano Fabio Chies con la sua giunta, Andrea Baffoni, responsabile Comunione e Liberazione Diocesi Vittorio Veneto e Piero Benvenuti, presidente del Centro Culturale Humanitas (relatore giovedì 4 gennaio alle ore 21 nell’ex convento di S. Francesco della conferenza “Giotto e la Stella di Natale”) e Aldo Zanetti, amministratore unico di Maratona di Treviso. A fare da guida per la prima visita appunto Filippetti, già docente di lettere nei licei e ora professore di iconologia e iconografia cristiana all’Università europea di Roma, che, con il suo piglio “ammaliatore”, ha catturato l’attenzione di grandi e piccini, facendo scoprire anche particolari dei dipinti della chiesa patavina che ai più sfuggono. Ma nei prossimi giorni toccherà ai 35 studenti di cinque istituti superiori di Conegliano e Pieve di Soligo accompagnare i visitatori, sia studenti che normali cittadini, in un viaggio alla scoperta di uno dei più affascinanti capolavori del pittore e architetto fiorentino.

Con occhi e cuore meravigliati i visitatori hanno potuto sorridere per il cammello con gli occhi azzurri nella scena dell’Epifania. Provare gioia grazie alla virtù più bella, la Carità, rappresentata con il capo aureolato coronato di fiori, lo sguardo intensamente rivolto a Gesù, a cui con una mano offre il cuore (e se lo vede restituito nuovo), mentre con l’altra mano offre al prossimo una canestra piena di fiori, frutti e spighe. Incupirsi per il vizio più diabolico, l’Invidia che, arsa (il fuoco ai suoi piedi) dalla bramosia di possesso, tiene ben stretto con la mano sinistra il sacchetto dei propri averi e ha una diabolica serpe che le scodinzola sulla nuca, le spunta da sotto il turbante, le esce dalla bocca e le entra negli occhi, avvelenandole lo sguardo. Sono solo tre delle scene dipinte in modo unico da Giotto, che porterà lo spettatore nella storia di Maria e di Gesù lungo 36 scene scandite in tre macrosequenze di 12 episodi ciascuna. Scenografia spettacolare, il cielo stellato composto con la preziosissima azzurrite e formato da ben 800 stelle a 8 punte.

“Una location prestigiosa e un allestimento impeccabile, ma soprattutto l’inizio di un’avventura entusiasmante perché tutta tesa a valorizzare un sano protagonismo giovanile – ha commentato il professor Filippetti - per oltre un mese gli studenti delle scuole superiori del coneglianese racconteranno la grande bellezza squadernata da Giotto ad altri studenti ma anche a bambini e ragazzi più piccoli e, perché no a genitori e nonni. Questa mostra è stata voluta per avere tutto il tempo di entrare nella sinfonia dei particolari di questo colossal cinematografico di 700 anni fa, girato da Giotto a Padova, dove per ammirare l’originale c’è solo un quarto d’ora, mentre qui a Conegliano c’è la possibilità di stare tutto il tempo che il monumento, che significa “segno che fa ricordare”, richiede e merita. Oggi abbiamo proprio un gran bisogno di radicare nella bellezza della nostra tradizione l’albero di un futuro che fiorisce e porta frutto.” In avvio di presentazione, Filippetti ha citato un incontro fondamentale nel 1972 quando giovane matricola ha incontrato Monsignor Luigi Giussani da cui è stato iniziato al desiderio del bene e del bello che si esprime attraverso tutta la descrizione della mostra.

La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19, con chiusure il giorno di Natale e il 1° gennaio e aperture solo la mattina, dalle 9 alle 12, il 24 dicembre e il 31 dicembre. L’ultimo giorno per visitare la mostra sarà il 10 gennaio. Le mattine, dedicate in particolare alle scuole, sono quasi sold out. A gestire l’evento coneglianese è Maratona di Treviso insieme al Centro Culturale Humanitas e a Comunione e Liberazione Diocesi Vittorio Veneto, con il supporto e il patrocinio del Comune di Conegliano. L’iniziativa si avvale della collaborazione della Regione Veneto (Assessorato all’Istruzione) e dell’Ufficio Scolastico regionale del Veneto. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0438 - 413255 o scrivere una e-mail al seguente indirizzo: segreteria@trevisomarathon.com.

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