rotate-mobile
Cronaca Centro / Piazza Santa Maria dei Battuti

VIDEO | L'inaugurazione ufficiale di piazza Santa Maria dei Battuti

Una festa aperta a tutta la cittadinanza che è stata realizzata in collaborazione con i commercianti del quartiere. Guarda il video dell'evento trasmesso in diretta da Trevisotoday

TREVISO La riqualificazione di una piazza all'interno del centro storico, è, prima essere un progetto architettonico, un progetto sociale e culturale. Il quadrante di Piazza Santa Maria dei Battuti ha un ruolo strategico nell'articolato sistema degli spazi urbani del centro storico. Si trova infatti all'interno del reticolo delle “vie d'acqua” e funge da baricentro per molti poli attrattori: il complesso museale di Santa Caterina, il museo Cà dei Carraresi e il sito universitario all'interno del Quartiere Latino.

Il progetto, nato dalla volontà di collegare l’area del Quartiere Latino alla Pescheria, porta la firma di un gruppo di tre studi di architettura: B+B Associati, capogruppo, degli architetti Renato Bredariol e Marco Bonariol, studio Peruzzo degli architetti Stefano e Simone Peruzzo e studio Aba dell'architetto Alberto Buso.

“Collegare la passeggiata che dal Quartiere latino porta alla Pescheria: era quanto, a più riprese cittadini e commercianti, fin dalla campagna elettorale, mi chiedevano – dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo - Con questo progetto che oggi inauguriamo centriamo dunque un altro obiettivo importante. Ringrazio la mia squadra, la Sovrintendenza, i progettisti, tutto il settore dei lavori pubblici, i residenti e i commercianti che hanno seguito passo dopo passo questa evoluzione della piazza. Li ringrazio per la pazienza ma anche per la fiducia che ci hanno dato, partecipando attivamente anche all’inaugurazione di questa serata”.

“Oggi è una giornata davvero speciale per tutti noi – commenta l’assessore alla cura e al benessere urbano Ofelio Michielan – ringrazio tutte le persone che hanno dato vita a questo spazio ritrovato. Da quando la piazza è stata aperta ho già visto bambini giocare, gruppi di ballerini danzare a ritmo di jazz, cittadini e persone da fuori Treviso curiosare tra le bancarelle. Sono i loro sorrisi, i loro volti a dire tutto”.

 “La nuova piazza risponde alla volontà di restituire alla cittadinanza la possibilità di vivere un luogo che, a partire dal secondo dopoguerra, divenne uno spazio asfaltato destinato a viabilità stradale e parcheggio, perdendo qualsiasi connotazione dell'antica piazza prospiciente l'ingresso dell'Ospedal Grando – dichiara Renato Bredariol che insieme a Marco Bonariol ha guidato la squadra che ha realizzato l’intervento - Il progetto ha “ricucito” trasversalmente gli elementi maggiormente rilevanti dal punto di vista storico-architettonico-artistico: la colonna del XVI secolo, la facciata principale dell'ex Ospedal Grando caratterizzato dal “Torresin”, il portale d'accesso al “Quartiere Latino”, e le “quinte sceniche” dei pregevoli palazzi sette-ottocenteschi che racchiudono la forma trapezoidale allungata della piazza”.

Il progetto di Piazza Santa Maria dei Battuti. La nuova piazza vuole essere inclusiva delle persone e dei luoghi prolungando e proiettando i percorsi convergenti: vicolo San Leonardo, piazza dell'Umanesimo Latino, vicolo del Rovero ed i vicoli che si insinuano verso i canali Buranelli e Cagnan. Accedendo da piazza San Leonardo il disegno della pavimentazione rievoca il percorso porticato, in parte ancora esistente, che nei secoli scorsi incorniciava il lato sud, successivamente in parte demolito e in parte inglobato nei palazzi.

L'uso di pietre e di lavorazioni diverse sottolinea i principi che hanno generato il progetto: le fasce in pietra bianca definiscono le “soglie” della piazza rispetto ai vari punti di accesso, sono un segno di accoglienza, inoltre uniscono trasversalmente gli spigoli degli edifici che si fronteggiano in una sorta di “cucitura” rispetto al “taglio” della precedente strada asfaltata.

Attorno alla colonna, che proietta un'ombra simbolica in ciottoli a memoria della pavimentazione ottocentesca conclusa dalla fontana (restaurata e ricollocata in posizione centrale), si è generata un'area di incontro, un salotto all’aperto sottolineato dalla pavimentazione/tappeto e dall'illuminazione artificiale: questo luogo, in qualche modo delimitato e protetto, ha una forte e dinamica vocazione scenica ideale per eventi culturali, letture, giochi, spettacoli e attività all'aperto diurne o serali.

Gli elementi scultorei circolari, oltre alla naturale predisposizione di sedute aggregative, possono prestarsi all'installazione di opere d'arte (museo diffuso) o divenire mini palchi di performance artistiche. Quello più a nord, a forma di anello, cinge il grande albero che completa tridimensionalmente la composizione architettonica della piazza contrapponendosi alla verticalità dell'antica colonna in pietra. La nuova pavimentazione in pietra riprende i materiali tradizionalmente utilizzati nei centri storici veneti: la trachite zovonite estratta dai colli Euganei e la bianca pietra d'Istria.

Quasi settemila lastre posate su disegno, di cui oltre un migliaio tagliate a misura, ventitre formati rettangolari e tre diverse lavorazioni della superficie formano il complesso disegno dei venti campi in cui è suddivisa la piazza: una composizione contemporanea con le pietre della tradizione che proietta sulla pavimentazione i fronti articolati dei palazzi che vi si affacciano. Il cielo della piazza è stato liberato dagli invadenti lampioni e dai cavi che lo tagliavano trasversalmente e longitudinalmente; i nuovi corpi illuminanti, donati da Osram, sono collocati con discrezione sotto ai cornicioni dei palazzi e alla sera esplicano le loro notevoli qualità tecnologiche: regolazione della temperatura del colore della luce e dell'intensità del flusso luminoso di ogni singolo proiettore gestiti da un sistema domotico che gestisce la programmazione degli “scenari” serali.

Tempi di esecuzione dei lavori e quadro economico. L’intervento cominciato a maggio del 2016 ha visto prima la presenza di ATS e della Sovrintendenza per la realizzazione dei sottoservizi e il recupero dei reperti archeologici. A dicembre l’impresa che si è aggiudicata i lavori ha potuto dare corso alle operazioni di riqualificazione durate fino all’inizio del mese di aprile di quest’anno. Il quadro economico è di 200mila euro per gli interventi ai sottoservizi eseguiti e a carico di ATS e di 465mila euro più iva per la realizzazione dell’intero progetto. A questi vanno aggiunti i 160mila derivanti dagli sponsor che credendo nell’intervento lo hanno voluto finanziare.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

VIDEO | L'inaugurazione ufficiale di piazza Santa Maria dei Battuti

TrevisoToday è in caricamento