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Cronaca Silea

Assalto al bancomat e schianto mortale: identificate le vittime

Giancarlo Garbin, 35 anni, e Romeo Dell’Innocenti, 45 anni sono le vittime dell'incidente di martedì a Silea. I feriti sono piantonati

SILEA Sono Giancarlo Garbin, 35 anni, e Romeo Dell’Innocenti, 45 anni, le vittime dello schianto avvenuto martedì notte a Silea. I due facevano parte di una banda di giostrai composta da quattro persone, di cui due ora ricoverate negli ospedali di Treviso e Mestre, che aveva assaltato un bancomat a San Cipriano di Roncade pochi minuti prima. Solo nella tarda serata di martedì i carabinieri sono riusciti a identificare le vittime, i cui corpi erano stati resi irriconoscibili a causa del tremendo schianto. I due feriti, invece, J.P ed E.I., di 33 e 44 anni, residenti tra Castelfranco e Oderzo, sono attualmente ricoverati. Le loro condizioni sono gravi ma non sono in pericolo di vita e sono costantemente piantonati dai carabinieri. Non appena dimessi dall’ospedale, per loro si apriranno le porte del carcere.

I quattro intorno alle 4.20 di martedì avevano fatto esplodere lo sportello della banca di Credito Cooperativo di Monastier e del Sile in via San Cipriano a Roncade utilizzando la classica “marmotta” contenente dell’esplosivo. La deflagrazione aveva causato ingentissimi danni alla struttura dell’istituto di credito e in pochi istanti i malviventi erano riusciti a fuggire con un bottino di 50mila euro in contanti. Una fuga molto breve perché, arrivati a un bivio in via Bassa Trevigiana a Silea, sono finiti fuori strada a bordo di un’Audi A4 rs6. Le forze dell’ordine sospettano che il conducente possa aver notato il lampeggiante di un metronotte o degli stessi militari in zona e che all’ultimo momento, per non destare sospetti, abbia deciso di deviare, finendo così prima in una scarpata e poi contro un passo carraio in cemento armato, proseguendo la corsa con l’auto capovolta per decine di metri.

Nell’impatto Garbin e Dell’Innocenti hanno perso la vita, mentre i complici sono rimasti gravemente feriti. Sono attualmente ancora in corso le indagini per chiarire se e di quali colpi, eventualmente anche fuori provincia, possano ritenersi responsabili i quattro. All’interno dell’Audi, distrutta nell’incidente, erano state rinvenute due pistole, di cui una con il colpo in canna, e con lo schianto centinaia di banconote e una modesta quantità di esplosivo si erano dispersi in strada, costringendo i soccorritori a un duro lavoro per rimettere l’area in sicurezza. 

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