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Cronaca Castelfranco Veneto

Tragedia di Musile, Alberto Antonello è tornato a casa

Il giovane, indagato per omicidio stradale con l’aggravante di guida in stato di ebbrezza, è stato dimesso dall'ospedale nei giorni scorsi. Continuerà le terapie assistito dai familiari

Alberto Antonello ha lasciato l'ospedale di Castelfranco Veneto ed è tornato a casa insieme alla sua famiglia che lo assisterà nelle terapie di riabilitazione dopo il drammatico incidente avvenuto lungo la Treviso-Mare nella notte di Halloween.

Per il 19enne e i suoi familiari si apre dunque un nuovo capitolo dopo la tragedia in cui ha perso la vita Giulia, fidanzata 18enne di Antonello morta sul colpo. Per quello schianto fatale il giovane resta indagato per omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza e dai test che lo avrebbero visto positivo alla cannabis. Dopo il risveglio dal coma e cinque giorni di ricovero in terapia intensiva all'ospedale di Mestre, il ragazzo era stato trasferito a Castelfranco dove, nei giorni scorsi, sono state disposte le dimissioni e l'inizio della riabilitazione in casa assistito dal personale medico. La famiglia di Alberto, residente a Castelfranco, è nota in tutta Italia dal momento che papà Franco è il fondatore della fondazione "I bambini delle fate" e la storia di suo fratello Andrea, affetto da disabilità, è stata raccontata di recente anche nell'ultimo film di Gabriele Salvatores, "Tutto il mio folle amore". Nei prossimi giorni il 19enne dovrà sostenere un primo colloquio con il magistrato incaricato di seguire il caso dove dovrà spiegare la sua versione di quella tragica notte costata la vita alla sua amata Giulia.

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