Furgone investe gruppo di ciclisti e scappa: è caccia al pirata

CASALE SUL SILE E' caccia ad un pirata della strada nel trevigiano dopo che lo scorso 11 agosto un gruppo di ciclisti è stato improvvisamente investito da un furgone impazzito lungo via Bassa Trevigiana a Casale sul Sile in località Barchessa.

Erano circa le 18.40 infatti, quando un camioncino bianco stile Fiat Ducato ha sterzato a tutta velocità per superare in linea continua alcune auto che lo precedevano invadendo però la corsia opposta dove sopraggiugeva un gruppetto di amici appassionati di bicicletta. L'impatto è stato tremendo ed inevitabile, tanto che cinque uomini sono subito finiti a terra doloranti per le ferite riportate, anche se ad avere la peggio è stato S.A. che ha riportato sette costole rotte, nove fratture totali e la perforazione di un polmone, poi operato e drenato per permettere una corretta respirazione. In ogni caso, subito dopo l'incidente e grazie ad alcuni testimoni, sul posto è arrivato il Suem 118 per prestare i primi soccorsi alle persone ferite, ma ciò che ha lasciato tutti i presenti interdetti è stato il fatto che colui che era alla guida del furgoncino è immediatamente scappato lasciando a terra i ciclisti feriti senza prestare alcun tipo di soccorso.

In ogni caso S.A. è stato trasportato in urgenza all'ospedale Ca' Foncello di Treviso dove è stato ricoverato per tutte le cure del caso e da dove solo nella giornata di martedì sarà dimesso per continuare la convalescenza presso la propria abitazione, potendo così riabbracciare la moglie dopo giorni difficili. Nel frattempo l'uomo ha voluto lanciare anche un avviso su Facebook per tentare di risalire all'identità del pirata della strada, che ora rischia una seria denuncia per omissione di soccorso: "Chiedo a tutti di far girare la notizia e, se qualcuno conosce un furgone di quel tipo che è solito percorrere quella strada, contatti le forze dell'ordine. Sull'incidente stanno comunque indagando sia i carabinieri che la polizia, ma anche un piccolo aiuto può essere importante" ha dichiarato l'uomo "Ho pensato poi molto se pubblicare su Facebook le foto delle ferite riportate, per motivi di privacy, ma spero che così facendo qualcuno capisca che mettere la vita degli altri a repentaglio merita anche questo".