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Incidenti stradali

Incidenti: diminuisce numero di morti ma sempre più ciclisti investiti

Diffusi dalla Provincia di dati riguardanti i decessi negli incidenti stradali del 2011 e dei primi sei mesi del 2012. Cala il numero dei morti, ma aumentano i ciclisti coinvolti nei sinistri

Sulle strade della Marca trevigiana si muore meno, ma le vittime sempre più frequenti sono i ciclisti. Il quadro della mortalità e sull'incidentalità sulle strade della provincia è stato presentato al Sant'Artemio giovedì pomeriggio, sulla base dello studio effettuato dal Centro Monitoraggio della Provincia.

MENO MORTI - I risultati dell'indagine sono confortanti: nel 2011 i decessi dovuti a incidente stradale sono stati 69 per 63 sinistri, l'11,54 per cento in meno rispetto all'anno precedente. L'andamento si conferma anche nei primi sei mesi del 2012, con 30 incidenti mortali e 34 decessi, in calo rispetto allo stesso semestre dell'anno scorso.

PIU' FERITI - Ciò non significa, tuttavia, ci siano stati meno feriti: sebbene i sinistri con persone ferite siano stati 2.378, contro i 3.303 del 2010, il numero di automobilisti e passeggeri che hanno riportato conseguenze è salito a 3.444 (più 4,27 per cento). Tendenza consolidata nel primo semestre 2012, con 1,248 incidenti (più 7,96 per cento) e 1.767 feriti (più 6,51 per cento).

EMERGENZA CICLISTI - A preoccupare è il numero di ciclisti coinvolti. La causa principale di morte resta, nel 2011 come nel 2010, l'uscita di strada. Ma il numero di ciclisti investiti e uccisi è triplicato, passando da tre a nove, ed è in tendenziale aumento nel 2012: siamo già a quota nove.

"Tenere sotto controllo le statistiche ci aiuta a capire meglio come affrontare i problemi - ha commentato il presidente della Provincia Leonardo Muraro - Per esempio ci siamo accorti che i morti in bicicletta nel 2011 sono triplicati. Dobbiamo allora lavorare sulla sicurezza stradale".

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