Kyenge consegna la cittadinanza, contestazione di Forza Nuova
Venerdì il movimento ha messo in atto una protesta aprendo uno striscione contestando l'iniziativa di consegnare gli attestati
TREVISO - La segreteria provinciale di Forza Nuova, come aveva annunciato, venerdì pomeriggio ha messo in piedi una contestazione in piazza delle Istituzioni, all'esterno dell'Auditorium Appiani di Treviso, nei confronti dell'ex ministro e neo europarlamentare Cécile Kyenge e del sindaco Giovanni Manildo. "Invece di pensare ai problemi della comunità - dichiarano dal movimento - Manildo si diverte a regalare pezzi di carta privi di valore simbolico e legale".
I militanti presenti hanno aperto uno striscione con scritto: “Regalate false speranze. Kyenge e Manildo razzisti” e distribuito centinaia di volantini ai presenti. “Come abbiamo più volte ribadito – commenta Davide Visentin, coordinatore provinciale di Forza Nuova -, non sarà mai un freddo pezzo di carta a determinare l'Italianità di un individuo. Concetti quali la storia, le tradizioni, la lingua, la religione sono determinanti per legare nei secoli una comunità. I motivi per cui tanti partiti, su tutti il PD, vogliono concedere migliaia di cittadinanze ai cittadini stranieri, sono soprattutto tre: 1) Assestare il colpo finale a quanto ancora permane della nostra Identità Nazionale e Cattolica, dissolvendola nell’indefinitezza del caos. 2) Concedere il «diritto di voto» facilmente, per accrescere il proprio consenso. 3) Rimediare al calo demografico ed all’invecchiamento della popolazione creando dal nulla <<nuovi italiani>>, ossia soggetti decisamente privi di qualsiasi legame con quei caratteri identitari (cultura, religiosità, usanze) che nei millenni hanno concorso a dare forma compiuta alla nostra Nazione".
"Invitiamo il signor Sindaco – conclude Visentin - ad evitare di organizzare nel futuro queste carnevalate fuori stagione ridicole e costose e soprattutto di invitare la signora Kyenge, venuta appositamente a regalare finte cittadinanze italiane, quando, ironia della sorte, lei stessa non è italiana".